LU TRUMPE DE FULIGNO VUOLE DI’ LA SUA. ECCO LA RICETTA PER LA VAL DI CHIENTI
Intonando l’inno dell’indimenticabile Gabriella Ferri “Tutti ar mare, tutti ar mare, a mostrà le chiappe chiare”, oltre settecento divisioni corazzate di folignati e umbri, a bordo di auto con relativa scorta di viveri e colomba Motta, sono partite all’assalto di Citanò per trascorrere sulle spiagge, ancora deserte, le feste pasquali. Intasando sia all’andata sia al ritorno la nuova statale Val di Chienti. E in una Foligno apparentemente vuota (ma così non era) si sono registrati i malumori di alcuni commercianti che sostengono che la città non ha attrattive. Apriti cielo! Oltre al sindaco Mismetti che ha rimandato al mittente le proteste sostenendo che Foligno è cambiata e che con le sue attrattive nazionali e internazionali sarà capace di attrarre turismo, si è scatenato anche Aldo Amoni che, a nome di Confcommercio, ha dichiarato che è ora di tirar fuori… (parola censurata) l’orgoglio. Lu Trumpe de Fuligno ha tuonato “Non ci sto!” aggiungendo che la nuova superstrada è una grande opportunità da sfruttare e non un problema di cui lamentarsi. “Qui tocca rimboccasse le maniche” pare abbia detto con toni piuttosto forti. “Dobbiamo lavorare insieme alle istituzioni locali, regionali e associazioni di categoria per ideare pacchetti di iniziative che catturino i turisti. Per giugno propongo l’iniziativa ‘Venite in Umbria, prendi due e paghi uno’. Le possibilità sono tantissime: potete mangiare due pasti e pagarne uno, dormire due notti e pagarne una, visitare i musei con lo stesso sistema e così via”. Un carissimo mio amico di Porto Sant’Elpidio ha letto la proposta su Internet e mi ha subito telefonato. “A Rovè, senti mbò. Ma se io per caso me dovessi fidanzà con una de Foligno, secondo sta proposta, me devo portà de reto anche l’amante?”.
ROBERTO DI MEO