INNOVAZIONE E CULTURA PER OPPORSI AL PENSIERO ANTISCIENTIFICO
Siamo ormai alla settima edizione della Festa di scienza e filosofia. Il tema di quest’anno è l’innovazione: il futuro in mezzo a noi.
L’innovazione è un argomento di primo piano sia nel dibattito economico e sociale che politico e verrà analizzato come filo conduttore comune in questa festa, grazie al contributo di 108 relatori tra i quali figurano personalità eminenti del mondo della scienza e della filosofia, come anche giovani ricercatori italiani che lavorano sia nel nostro Paese che nel resto del mondo.
Referenti della Festa di scienza e filosofia saranno anche in questa edizione i professori Edoardo Boncinelli, fisico e genetista, Giulio Giorello, filosofo, matematico ed epistemologo, Silvano Tagliagambe, filosofo ed epistemologo e Roberto Battiston, fisico, presidente dell’Agenzia Spaziale Italiana.
Anche quest’anno si prevede la numerosa partecipazione di studenti e comuni cittadini amanti della scienza, provenienti da tutti i luoghi d’Italia. Il vasto pubblico avrà modo di avvicinarsi alle varie tematiche, ma anche di conoscere le offerte turistiche ed enogastronomiche della nostra città e del nostro territorio con una non trascurabile ricaduta positiva sul turismo locale. Per i giovani in generale e per gli studenti delle scuole folignati In particolare sarà un’occasione unica per entrare in contatto con personalità eminenti del mondo della cultura, della fede, della politica e del giornalismo e di farsi un’idea di quella che potrebbe essere la loro vocazione futura nei percorsi universitari. Per alcuni giorni Foligno avrà una finestra aperta sul mondo dell’innovazione e della cultura ad alto livello, in controtendenza rispetto al pericoloso sorgere del pensiero antiscientifico, che spazia dall’opposizione ai vaccini fino al terra piattismo. La scienza e l’innovazione non sono solamente uno strumento per il progresso, per la promozione umana e, attraverso lo sviluppo tecnologico, per il miglioramento delle condizioni di vita. I grandi progetti scientifici sono anche un mirabile esempio di come persone provenienti da culture molto diverse o da paesi spesso anche in guerra tra loro, possano collaborare pacificamente e produttivamente a conseguire risultati straordinari. Un esempio vicino a noi è il laboratorio CERN di Ginevra, diretto da Fabiola Giannotti, una fisica italiana, il cui direttore scientifico è stato, nei febbrili anni che hanno portato all’annuncio della scoperta del bosone di Higgs, Sergio Bertolucci, che parlerà domenica 30 aprile alle ore 16 a Palazzo Trinci.
Tra le numerose iniziative contenute nella festa c’è anche una sezione speciale dedicata a Lutero a 500 anni dalla pubblicazione delle Tesi. Secondo il professor Boris Ulianich, l’ecumenismo è entrato in una fase talmente propositiva dopo il Concilio Vaticano II che la figura Lutero ne è uscita notevolmente rivalutata, addirittura come “padre nella fede”.
Da ricordare anche le conferenze a due voci: tra queste vorrei segnalare quella di Patrizia Caraveo e Andrew Siemion. Patrizia Caraveo è direttore dell’Istituto di astrofisica spaziale e fisica cosmica di Milano mentre Andrew è uno dei leader della “breakthrough listen initiative” e direttore del centro per la ricerca di intelligenza extraterrestre SETI presso l’Università di Berkeley. La ricerca di forme di vita e in particolare vita intelligente al di là del nostro pianeta ha sempre suscitato interesse nel vasto pubblico come negli scienziati: è di Fermi la famosa domanda “dove sono tutti quanti?”, dovuta alla ragionevole previsione secondo cui l’Universo pullulerebbe di vita. Oggi gli strumenti scientifici e la tecnologia hanno raggiunto tali livelli di sensibilità ed accuratezza che dovremmo ben presto essere in grado di ascoltare persino segnali provenienti da pianeti abitabili distanti poco più di 10 anni luce dalla Terra, emessi in maniera isotropa e non direzionale, ovvero l’equivalente delle nostre trasmissioni televisive. Alla prossima occasione con le “avventure di Terra 2”!
PAOLO TINI BRUNOZZI