“Centro Giovani” di Sant’Eraclio, l’attenzione per le nuove generazioni Un’opera strategica per rinsaldare il tessuto sociale della comunità
L’inaugurazione del “Centro Giovani” dell’Unità Pastorale “S. Eraclio-Cancellara” avvenuta venerdì 27 gennaio 2017 è stata un evento epocale che rimarrà indelebile nella storia della frazione folignate al pari di quello del 30 novembre 1925 quando l’asilo parrocchiale, ubicato nella stessa piazza Fratti, venne aperto alla collettività dal parroco dell’epoca don Luigi Polanga. Questa continuità temporale e di luogo è particolarmente significativa e indica che S. Eraclio ha una vocazione per le nuove generazioni. A distanza di 92 anni l’anima e il fil rouge dell’importante cerimonia per l’apertura dei battenti dell’innovativa struttura è stato il parroco di S. Eraclio don Luigi Filippucci, entusiasta per la realizzazione di un’opera strategic
a finalizzata alla formazione e alla crescita dei “suoi” giovani. Nel corso della S. Messa che ha dato il via all’evento, il Vescovo Gualtiero Sigismondi ha sottolineato che “a causa del sisma la comunità è stata penalizzata dalla mancanza della chiesa ma la popolazione non ha abbandonato la fiducia e oggi siamo qui ad inaugurare il Centro Giovani, una carezza di Dio, in cui l’Oratorio “don Mariano” svolge le attività, uno spazio dove ognuno si sente a casa propria, dove la colonna sonora è la Parola del Signore”. Presenti l’assessore regionale alla sanità e al welfare Luca Barberini, il Sindaco Nando Mismetti, il vice Rita Barbetti, il presidente dell’Ente Giostra della Quintana Domenico Metelli, il Comandante della Polizia Municipale Piera Ottaviani e Luigi Cottoni, presidente dell’Ediltecnica. Un momento pregnante e fortemente emotivo è stata la celebrazione della “Giornata della Memoria”, scandita dal suono di una tromba, dai nomi dei partigiani di S. Eraclio che hanno perso la vita sulle montagne folignati, letti dai ragazzi dell’Oratorio, dalle parole vibranti della professoressa Maria Pizzoni (presidente dell’Aned) che ha offerto uno spaccato di quegli anni, sottolineando le vicende di suo fratello Franco e di Adriano Paolini. Per l’assessore comunale alla memoria Maura Franquillo è indispensabile “far conoscere ciò che avvenne per non dimenticare, fornendo ai giovani radici salde per poter volare alto”. Dopo il taglio del nastro, il momento culturale con l’intitolazione della biblioteca a Nicola Chiarappa, ricercatore e direttore dell’Irres, studioso di povertà e migrazioni. L’onorevole Marina Sereni, vice presidente della Camera dei Deputati, ne ha tratteggiato la personalità orientata alla conoscenza del territorio regionale e alla valorizzazione delle relazioni umane. Nel corso del talk show “Vivere il Centro Giovani” gli animatori dell’Oratorio “don Mariano” hanno illustrato le attività attuali e future che si svolgeranno nella struttura aperta tutto il giorno per tutti i giorni della settimana: sostegno nel fare i compiti, gioco, sport, social network, laboratori, caffe d’opinione, scuola della Parola di Dio, catechismo, biblioteca, studio vissuto, campi scuola, educazione al vangelo e alla costituzione, fare famiglia, corsi d’italiano. Intervenendo, l’assessore regionale Barberini ha sostenuto di “voler continuare a promuovere e a sostenere i 110 oratori parrocchiali dell’Umbria che trasmettono valori fondamentali come la pace, la libertà, l’accoglienza, la solidarietà per dare ai nostri ragazzi spazi di speranza attraverso strumenti come la Consulta regionale dei Giovani, di recente costituzione”. In conclusione il Sindaco Mismetti ha dichiarato che “con strumenti come il Centro Giovani si può bandire l’indifferenza e ricreare il tessuto sociale delle comunità”.
ANDREA PIERMARINI