Giornata di danzaterapia al “Giardino delle 100 rose”
Un suggestivo ambiente naturalistico ha abbracciato la rappresentazione di danzaterapia che le otto donne della Ellelle società cooperativa sociale di Foligno hanno presentato mercoledì 29 giugno ai propri familiari e amici a conclusione di un anno di impegno e dedizione per questa espressione artistico-educativa. Lo spazio verdeggiante che le ha accolte è il “Giardino delle 100 rose” di Budino, uno dei 21 giardini privati dell’Umbria aperti al pubblico e curato interamente da Andrea Emiliani, giardiniere appassionato del proprio lavoro e persona sensibile verso il sociale. Si è dimostrato infatti disponibile a mettere a disposizione lo spazio per lo spettacolo dopo aver osservato il piacere provato dalle donne e dagli uomini diversamente abili della Ellelle in occasione di una precedente visita al giardino. Non a caso, l’ambiente accogliente e la tranquillità della natura circostante hanno permesso alle otto donne che si sono esibite di dare il meglio di sé con serenità e piacevolezza. Pienamente soddisfatta si è dimostrata anche l’insegnante di danzaterapia Alessandra Cappelletti che ci ha spiegato l’importanza di questo metodo educativo e riabilitativo come “incontro con il nostro universo interiore e cammino di comprensione” e accettazione di se stessi e dell’altro. “La danzaterapia – ci ha riferito – rappresenta uno strumento di grande valore che può essere usato per arricchire la comunicazione con i pazienti e con i bambini attraverso l’utilizzo del linguaggio del corpo per ampliare le possibilità di intervento in situazioni di rischio, di recupero, di disagio sociale e fisico partendo dalla consapevolezza acquisita che in tutti gli esseri umani esiste una parte sensibile che può essere riconosciuta, risvegliata, valorizzata e raggiunta talora solo attraverso il linguaggio corporeo. Danzare significa vincere l’immobilità prodotta dal dolore, dall’isolamento, dalla paura”. E quale migliore ambiente poteva accogliere questa espressione artistico-educativa se non un giardino che, nato inizialmente con 100 piante di rose, ora ne vanta ben 800 e racchiude in sé la più grande collezione a livello mondiale di un tipo di rose dette volgarmente “rose inglesi” (opera dell’ibridatore inglese David Austin), con 221 varietà su 225 prodotte? Meta di appassionati ed esperti provenienti da tutto il mondo, il “Giardino delle 100 rose” si è dimostrato anche luogo ideale di rappresentazioni ludiche, artistiche e terapeutiche nate e cresciute sull’onda della semplicità dei sentimenti e delle emozioni più autentici e puri.
MAURA DONATI