Parolo: “A Foligno ho ancora tanti amici” Nell’Italia di Conte c’è un pezzo di Foligno
Sulla spedizione degli azzurri in Francia veleggiavano dubbi e malumori con la stampa che – in modo unanime – aveva affermato che quella di Euro 2016 fosse la nazionale più scarsa degli ultimi vent’anni, essendo priva di nomi altisonanti e con un tasso tecnico inferiore rispetto alle rivali.
A ricredersi nel calcio è un attimo: due vittorie con Belgio e Svezia, qualificazione agli ottavi in banca e un amore verso questa Italia operaia che è finalmente sbocciato. E se guardiamo chi sta facendo la differenza, i vari Candreva, Pellé, Eder e Giaccherini sono tutti calciatori che provengono dalla gavetta. Ci siamo dimenticati qualcuno? Sì, l’abbiamo fatto volutamente. Il nome è Marco Parolo, che nella stagione dei miracoli di Bisoli fu il condottiero del centrocampo dei falchetti. Quell’annata rappresentò il trampolino di lancio per l’attuale mediano azzurro. L’ascesa passò per Verona e Cesena prima, poi la grande serie A con la casacca del Parma, fino alla definitiva consacrazione con la Lazio.
Parolo nel ritiro di Montpellier sembra non aver dimenticato la stagione 2007/08, quando sfiorò la serie B nella città della Quintana: “A Foligno ho ancora tanti amici, coi quali condivido ricordi splendidi. Spero possano restare incollati alla tv per tifare l’Italia e per me fino alla fine”. Un legame sottile che lega la nostra città alla spedizione azzurra in terra francese e che incarna in modo profondo lo spirito benedettino di Antonio Conte: “Ora et Labora”. Lo stesso che mosse l’armata di Bisoli e che ha permesso a molti giocatori di quella rosa di affermarsi nel calcio professionistico. Ne sono esempio Stefano Giacomelli divenuto bandiera del Vicenza, Manuel Pascali a lungo capitano del Kilmarnock (seria A scozzese), Fabrizio Cacciatore dell’Hellas Verona e Alessandro Volta che ha chiuso la stagione nel Perugia.
Insomma, nel passato il Foligno è stato in grado di selezionare grandi talenti ed è questo l’auspicio per il futuro prossimo della nuova società biancazzurra. Intanto il più grande in bocca al lupo va a Parolo e alla nostra Nazionale. Fateci sognare!
GIOVANNI BARTOCCI