La ballerina Francesca brilla a San Siro con Laura Pausini
“Quando cominciai non mi fecero pagare nemmeno l’iscrizione, pensavano che avrei smesso subito”
“La danza è un lavoro da quando ho 16 anni. Ho preferito allenarmi piuttosto che uscire con gli amici”
“Eravamo in 500 per il provino, ne prendevano 10”
“San Siro, un’emozione unica. Quest’estate andrò a studiare danza a Los Angeles”
Venti anni, una passione e un sogno in tasca. Così Francesca Bazzucchi, giovanissima ballerina del nostro territorio, si affaccia al mondo dello spettacolo, supera un provino ed entra a far parte del cast di Laura Pausini. È la più giovane ballerina del gruppo. Dopo aver partecipato al programma “Laura e Paola”, sta seguendo la cantautrice italiana nel suo tour, girando di città in città. Un’esperienza sicuramente indimenticabile, che accompagnerà Francesca nella sua carriera. Un primo passo per realizzare il suo sogno, il sogno di trasformare la sua passione in un lavoro.
Da dove nasce la tua passione per la danza e a quale età?
All’età di 4 anni, mentre stavo guardando il programma Amici, ho detto a mia madre che da grande sarei voluta diventare una ballerina. Così mia madre mi ha portato a scuola di danza. L’insegnante, credendo che fossi troppo piccola e che avrei smesso dopo poco, non mi ha fatto pagare neppure l’iscrizione! Invece, fin da quell’età, la danza si è rivelata essere la mia passione.
Quali stili di danza hai praticato e in quali scuole?
Ho iniziato all’Olympia fitness di Nocera Umbra e ho poi proseguito all’ASD Hip-hop generation di Vanessa Tassi, sempre a Nocera. Ho continuato a studiare a Roma all’Eschilo, a Terni al MAC e poi in giro per l’Italia: Ravenna, Palermo, Verona, Sirolo. Il mio stile è l’hip-hop, ma ho studiato anche classico, moderno, contemporaneo, heels e video dance.
Che cosa è per te la danza?
La danza è per me tutto. È vita, lavoro, sport e passione. La danza ha cominciato ad essere per me un lavoro all’età di 16 anni, quando la mia insegnate mi ha dato il compito di aiutare nelle coreografie le ballerine più piccole. Ho dedicato tutto alla danza e ho rinunciato a molto per ballare. Molte volte ad esempio ho preferito allenarmi piuttosto che uscire con gli amici.
Quando la danza ha cominciato ad essere per te una ragione di vita?
Ho capito fin da subito che la danza sarebbe stata la mia strada, la mia ragione di vita. I sacrifici sono stati e sono tuttora tanti, ma ora che il mio sogno si sta realizzando tutti i miei sforzi sono stati ripagati.
E quando l’opportunità di entrare nel cast della Pausini?
A marzo di quest’anno, quando casualmente ho partecipato ad un provino alla scuola “Balletto di Roma” per il programma “Laura e Paola”. Mai avrei immaginato di vincere il provino. Su 500 ne hanno presi 10, cinque donne e cinque uomini. Tra i nomi dei ballerini c’era anche il mio. Abbiamo subito iniziato le prove per il programma. Una volta terminata la trasmissione, Laura Pausini ha deciso di portarci in tour ed eccomi qua!
Raccontaci la tua emozione e la tua gioia nel vedere il tuo nome tra i ballerini vincitori del provino
Inizialmente non potevo crederci. Mi sembrava di essere in un sogno e di toccare il cielo con un dito. Ho provato una gioia indescrivibile ed un’emozione unica. Appena ho realizzato di aver vinto il provino, ho subito chiamato mia madre.
Quali sono state le tappe del Tour e quando?
La data zero del tour di Laura Pausini è stata ad Imola il 25 maggio. Il primo e vero esordio è stato però il 4 e il 5 giugno allo stadio San Siro di Milano. A seguire l’11 giugno allo Stadio Olimpico di Roma e il 18 giugno all’Arena della Vittoria a Bari.
Quale è stato per te il più emozionante?
Sicuramente Milano. Allo stadio San Siro ci siamo esibiti in due date: il 4 e il 5 giugno. Per la prima data lo stadio è andato completamente sold out. Avere davanti a sé centomila spettatori non è sicuramente cosa da poco!
E per il prossimo anno? Quali sono le tue aspettative?
Continuare sicuramente su questa strada. È probabile che il prossimo anno Laura Pausini ci porti con sé nel tour europeo. Intanto, quest’estate partirò per Los Angeles fino al 3 settembre per studiare in tre scuole: la Millennium dance complex, la Debby Reynolds e la Movement studio. Continuerò sempre a fare provini su provini, inseguendo la mia passione e il mio sogno.
Chi vorresti ringraziare per essere diventata ciò che sei?
Vorrei ringraziare la mia famiglia e in particolare mia madre. È lei che mi ha spinto ad inseguire la mia passione. Senza di lei non sarei la persona, la ballerina che sono oggi. I sacrifici che ha fatto per me sono davvero tanti. Lei è il mio perno ed il mio pilastro. Ma vorrei anche ringraziare la mia insegnante di danza, Vanessa Tassi, che è riuscita a trasmettermi questa passione e a farmi innamorare di questa meravigliosa arte.
CELESTE BONUCCI