Ci sarà la “cronometro del Sagrantino”? Mario Cipollini: “A Foligno mi legano alcuni fra i più bei ricordi della mia carriera”
Non si è fatto in tempo ad archiviare l’ennesimo successo di pubblico e di partecipazione, che Foligno è di nuovo in fermento per il prossimo Giro d’Italia. Ancora una volta, sarebbe quasi un record (il terzo passaggio negli ultimi quattro anni), la corsa rosa più famosa al mondo potrebbe far tappa a queste latitudini.
Il primo a sbottonarsi è stato il sindaco Mismetti non appena dato il via, sabato scorso, all’ottava frazione che ha portato il gruppone da Foligno ad Arezzo: “Ci sono buone possibilità che Foligno, anche il prossimo anno, ospiti la corsa”. L’idea potrebbe essere quella di fare spazio ad una crono. L’organizzazione della Rcs Group, da qualche anno infatti, dedica una tappa “contro il tempo” ad alcuni circuiti pregiati legati alle eccellenze enogastronomiche del nostro Paese. Chissà, quindi, che dopo la cronometro del Prosecco, quella del Barolo e quella del Chianti Classico (andata in scena domenica scorsa), non sia arrivato il turno anche della “cronometro del Sagrantino”. Una cronoscalata che possa vedere i ciclisti partire da Foligno per arrivare a Montefalco, dopo aver toccato o semplicemente lambito alcuni fra i borghi più famosi e rinomati della nostra splendida regione. Al “quartiere tappa” allocato al Palapaternesi, venerdì scorso in occasione della conferenza stampa di rito (che ha visto la presenza del vincitore di tappa, il tedesco André Greipel, e la maglia rosa l’olandese Tom Dumoulin), alcuni decani del giornalismo italiano esprimevano rallegramenti e felicitazioni per la partecipazione espressa dal caloroso pubblico folignate, sia in occasione del passaggio del 2014 che in occasione dell’ultimo traguardo di tappa, nonostante il forte vento e le incerte condizioni meteo. Perfino Mario Cipollini, uno che non ha bisogno certo di presentazioni, al termine della Sulmona-Foligno, parlando in maniera del tutto confidenziale ed informale ha affermato: “A Foligno mi legano alcuni fra i più bei ricordi della mia carriera. Da qui sono partito in maglia rosa dopo aver vinto la tappa Perugia-Terni nel 1995 (cronometro Foligno-Assisi, vinta dall’elvetico Tony Rominger, poi confermatosi vincitore del “trofeo senza fine” a Milano), sempre qui ho vinto nel 2003 una tappa della Tirreno-Adriatico quando vestivo la maglia iridata di campione del mondo e sembrava, quel giorno, che quasi nevicasse. Nonostante ciò, qui al traguardo, era gremito di gente. La passione e la competenza di questo pubblico andrebbero preservate. Si vede che il ciclismo a Foligno è uno sport davvero molto amato”.
Alessandro Buffi Proietti