Il presidente Roscini “Foligno a due ruote Qui batte il cuore della corsa Rosa”
Foligno “Città della Bici” e Carlo Roscini è il personaggio di spicco del ciclismo regionale. Una etichetta che calza a pennello per il ‘numero uno’ storico del Comitato regionale della Federazione ciclistica italiana, colui che durante questi anni di presidenza è presente a tutti gli appuntamenti in programma sulle strade della Regione. Presenza e passione che tutti gli riconoscono. In particolare a Foligno, nella città della Quintana, dove Roscini, in compagnia del sindaco Nando Mismetti e Domenico Metelli, grazie ai buoni rapporti di collaborazione con gli organizzatori del Giro d’Italia nell’arco di tre anni, è riuscito a portare in città la corsa in rosa del 2014 (arrivo e partenza della tappa), la Tirreno-Adriatico, che di fatto ha rappresentato il prologo per il ritorno del Giro d’Italia che arriverà a Foligno venerdì (tappa Sulmona-Foligno) per ripartire il giorno successivo sabato per la tappa Foligno-Arezzo. Carlo Roscini, a poche ore dall’arrivo del Giro, fotografa il fascino della “corsa in rosa”, elogia gli sforzi di coloro che attraverso il loro impegno hanno reso possibile questo evento e ricorda il forte legame di Foligno con la bicicletta senza ignorare i corridori umbri che hanno corso il Giro, protagonisti del passato, e quelli che oggi cercano di dare lustro al ciclismo folignate e umbro.
Foligno capitale della bici, in futuro forse città europea dello sport ma anche la città che in tre anni riesce ad ospitare il Giro due volte.
“È stata un’impresa impensabile alla vigilia ma ce l’abbiamo fatta grazie al grande impegno da parte della città, dell’Amministrazione comunale e di tutto il settore produttivo che si è impegnato affinché quello che all’inizio poteva sembrare un sogno diventasse realtà”.
Foligno nella circostanza dell’arrivo della Tirreno-Adriatico ha ulteriormente rafforzato il legame tra la città della Quintana e gli organizzatori delle corsa in rosa.
“Sicuramente stiamo parlando di due manifestazioni molto importanti: Tirreno-Adriatico e Giro d’Italia nello stesso anno sono un evento veramente eccezionale in considerazione del fatto che sono due tra gli appuntamenti di lusso a livello internazionale, la cui visibilità a livello promozionale è indiscutibile”.
Quali sono, a tuo giudizio, gli ingredienti che hanno convinto gli organizzatori del Giro a riportare la corsa in rosa a Foligno dopo appena due anni?
“Il successo di pubblico e l’organizzazione. Nel 2014 abbiamo tutti fatto una bellissima figura. Il mondo ciclistico regionale, la regione nel suo insieme, la città di Foligno che aveva l’onore e l’onere di ospitare il Giro. Un grande impegno da parte di tutta la città, dell’Amministrazione Comunale con tutti gli uffici, con i vigili urbani esemplari nel loro impegno per conciliare le esigenze di tutti, un pubblico eccezionale. Tutto questo ha contribuito a convincere gli organizzatori a riportare il Giro a Foligno”.
Evento che per un presidente del Comitato della Federazione Ciclistica Regionale rappresenta pur sempre il classico fiore all’occhiello.
“Il merito è di tutti coloro che si sono impegnati perché questo grande appuntamento trovasse riscontro nella realtà. È a loro, anche a quelli che agiscono dietro le quinte, che è doveroso rivolgere il ringraziamento n
ostro e di tutti gli appassionati”.
Merito anche di Mismetti, Metelli…
“Senza ombra di dubbio. È un merito che al sindaco, l’amico Nando Mismetti, e agli amici Domenico Metelli e Enrico Tortolini è doveroso riconoscere per aver caldeggiato e ottenuto di portare a Foligno nello stesso anno due grandi eventi come la Tirreno-Adriatico e il Giro d’Italia”.
Foligno città delle due ruote ma anche di alcuni corridori professionisti, a partire da Gentili e Baliani.
“Foligno è la capitale storica del ciclismo regionale e di corridori professionisti di spessore e dimostra, ancora una volta, quanta passione e quanto impegno c’è da parte delle nostre Società e dei nostri dirigenti, che nel periodo tra le due gare per professionisti, alla fine, avranno organizzato 13 importanti manifestazioni, per tutte le categorie e specialità”.
Questo Giro sarà orfano di Salvatore Puccio, corridore siciliano ma umbro di adozione.
“Dispiace per l’assenza di Salvatore che fino a questo punto della stagione ha fatto ottime prestazioni”.
Ci sarà, però, Eros Capecchi obbligato a lavorare per Vincenzo Nibali.
“Eros è bravissimo ma il capitano è Nibali e quindi il suo dovere sarà quello di lavorare per lui, nel tentativo di provare a far vincere il Giro al campione d’Italia”.
Curiosità e attesa per vedere all’opera Valerio Conti, corridore di origine montefalchese che a Foligno vanta già un buon numero di sostenitori.
“Valerio è bravo. Corre sulle strade di casa perché suo padre è originario di Turrita di Montefalco. Sicuramente si farà valere. Come già accaduto nella tappa della Tirreno-Adriatico, proverà ad essere protagonista anche in occasione dell’arrivo del Giro a Foligno”.
CARLO LUCCIONI