Non solo loghi per Giro d’Italia e Festa della Scienza: all’Istituto Orfini ci si prepara per il mondo del lavoro
Le idee degli alunni dell’indirizzo grafico sono premiate anche a livello nazionale
Nella redazione della Gazzetta ho incontrato la Prof.ssa Mariarita Trampetti, Dirigente Scolastico dell’Istituto Professionale Orfini, che ci ha gentilmente concesso un’intervista.
Sofia Marini è l’autrice del logo “Foligno centro del mondo e dello sport”, che rappresenterà la città in occasione della Tirreno-Adriatico e del Giro d’Italia. Il 2 febbraio il vostro Istituto è stato premiato per questo dal sindaco Mismetti. Come nasce l’iniziativa?
Nasce dalla richiesta da parte del sindaco: sono anni che curiamo iniziative dal punto di vista pubblicitario, per il Comune, per la festa della donna, per l’Avis. La nostra fama è buona, la città conosce la validità dell’indirizzo “grafico” della nostra scuola: ogni volta che ci richiedono un marchio i ragazzi, insieme ai loro docenti, incontrano il committente per poter organizzare e realizzare bene il progetto. Per la scelta del logo in questione, i docenti ne hanno scelti sette tra quelli realizzati dagli alunni, che sono stati inviati all’ufficio grafico del Giro d’Italia che ha sede a Milano per l’approvazione. Successivamente il nostro Comune, con apposita Commissione, ne ha scelto uno.
...e ancora, state realizzando il logo per la Festa della Scienza 2016: la vostra scuola può essere considerata rappresentativa quando si parla di grafica?
Anche quest’anno ci occupiamo della parte grafica, all’interno del percorso di alternanza scuola-lavoro, per la Festa della Scienza. Il marchio del laboratorio di Scienze Sperimentali è stato realizzato da noi, come il primo logo della Festa di Scienza e Filosofia. I nostri ragazzi hanno realizzato il logo del canile per il Comune di Foligno. A livello nazionale siamo stati premiati dal Presidente della Repubblica e abbiamo vinto tre premi e ricevuto un menzione speciale. Per il Ministero delle Pari Opportunità abbiamo realizzato il logo contro il razzismo e per il Rotary Club il logo sul bullismo. Ci stiamo preparando per il concorso della Banca d’Italia al fine di partecipare alla realizzazione della grafica di una banconota.
Gli Istituti Tecnici e Professionali, secondo le statistiche AlmaLaurea, oggi sono quelli che più garantiscono l’occupazione (ad un anno dal diploma il 36% risulta occupato e a cinque anni il 70%). Quali sono i dati dell’Istituto Orfini?
Dal RAV (Rapporto di autovalutazione) è emerso che i diplomati per il 70% trovano un’occupazione, anche se non sempre relativa alla specializzazione conseguita. Stiamo facendo incontri con aziende collegate ai nostri indirizzi di grafica, moda, meccanico-elettronico e servizi socio-sanitari. Le aziende chiedono di alzare i livelli dei ragazzi all’uscita dalla scuola perché ci sono buone opportunità di lavoro: nella moda per il Made in Italy, nella grafica e nel settore meccanico e meccatronico. La mia mission di dirigente scolastico è quella di creare alleanze con il territorio per dare una vera professionalità spendibile subito sul mercato. Questa collaborazione, con l’innalzamento delle ore di alternanza scuola-lavoro previste dalla Legge 107, sarà sempre più rimarcata, inoltre le aziende potranno formare direttamente gli alunni durante il loro percorso scolastico. Abbiamo chiesto agli imprenditori locali le competenze in uscita di cui hanno bisogno per rispondere al mercato in modo peculiare e per ridurre la dispersione scolastica e la disoccupazione.
Quale tipologia di utenza avete in questo momento?
L’utenza è varia, ci sono sia ragazzi che vengono da un percorso complesso dal punto di vista scolastico pregresso e familiare, sia alunni motivati ad un sapere “concreto”, con competenze spendibili nel mondo occupazionale e imprenditoriale all’uscita dalla scuola secondaria di secondo grado. L’anima del nostro professionale è duplice: accogliente da un lato, con una particolare cura e attenzione alla persona e ai bisogni educativi speciali, e professionalizzante dall’altro. Molti dei nostri ragazzi non sono portati per lo studio solamente teorico ma sanno applicare concretamente a livello manuale e laboratoriale ciò che hanno appreso a livello teorico; è per questo che ci stiamo muovendo per un apprendimento sempre più attivo in classe. Nel PTOF (Piano triennale dell’offerta formativa) abbiamo inserito un maggior numero di ore di laboratorio per migliorare sempre di più le capacità e la preparazione dei nostri alunni. D’altronde, questa è la richiesta delle realtà imprenditoriali del territorio a cui vogliamo adeguatamente rispondere.
Ringrazio la prof.ssa Trampetti per la disponibilità concessa alla redazione e le auguro una buon domenica, dato che ci ha dedicato il suo sabato sera per l’intervista.
PAOLA POMPEI