SS77 Val di Chienti, tutti uniti per il nuovo svincolo
C’è in ballo il futuro della montagna. E gli abitanti della stupenda Valle del Menotre chiedono che siano rispettate le loro giuste richieste. La nuova statale 77 Val di Chienti taglia fuori tutto il territorio montano e la popolazione non vuole morire di isolamento. Sullo svincolo, da un paio di anni a questa parte, ne sono state dette tante. Troppe. Prima no, poi sì, tant’è che è stato ordinato il progetto. La Quadrilatero lo ha realizzato, fatto finanziare ma, al momento della partenza, Franceschini, il ministro dei beni culturali, ha detto no. Così la protesta è inevitabile. “Faremo un presidio settimanale, qui a Scopoli, fino a quando non avremo una risposta positiva sullo svincolo”. Questa la voce dei cittadini. Il sindaco Nando Mismetti, l’assessore Graziano Angeli e la vicesindaco Rita Barbetti hanno partecipato al sit-in degli abitanti della montagna che hanno rivendicato un sacrosanto diritto. E la manifestazione, sotto i piloni del grande viadotto della nuova statale che taglia in due la valle del Menotre, ha visto una larga partecipazione. “Noi – ha detto Mismetti – siamo arrabbiati come voi perché, quando la cosa sembrava già fatta, a metà agosto, è arrivata la doccia fredda del ministro. Ma non ci fermeremo a questa giusta protesta. Saremo qui una volta alla settimana a presidiare quest’area fino a quando il Consiglio dei Ministri darà il via ai lavori. Nell’ultima lettera c’era scritto che il diniego allo svincolo era dovuto al fatto che si sarebbe aumentato l’impatto ambientale. Ma più impatto di così…”. Tuona intanto l’opposizione, perché Riccardo Meloni di Forza Italia chiede un intervento più energico, non solo della maggioranza, ma di tutte le forze politiche della città. Un appello bipartisan che dovrebbe suonare come grido di ‘battaglia’. “Invece di fare improbabili sit-in settimanali – sottolinea Meloni – è necessario avere la stessa determinazione del giugno 2013, tanto più con una maggioranza di centro sinistra come quella del sindaco Mismetti, e partire alla volta di Roma per avere un incontro chiarificatore e definitivo con il ministro. Tutte le forze politiche devono andare a Roma a far comprendere al ministro le nostre motivazioni: l’importanza dell’opera, i rischi di un tratto lunghissimo senza uscite, lo sviluppo territoriale e quant’altro deve essere messo sul tavolo, battendo anche i pugni se necessario”. Intanto entro la prossima settimana la Presidente della Regione Catiuscia Marini, che ha già incontrato i ministri Delrio e Franceschini, cercherà di giocare l’ultima carta. Trasmetterà un voluminoso dossier al Consiglio dei Ministri per sollecitare lo sblocco del cantiere (ci sono già pronti 8 milioni di euro) e procedere alla realizzazione dello svincolo anche contro il parere della Soprintendenza.
ROBERTO DI MEO