Aprire e Uscire: l’Assemblea Diocesana prova ad applicare la Evangelii Gaudium
All’uscita dall’Auditorium di S. Domenico alle 22.30 i partecipanti all’Assemblea Diocesana di venerdì 18 settembre si imbatteranno nel muro umano della movida Folignate di via Gramsci. Si sperimenterà subito l’imbarazzo del cristianesimo contemporaneo nel trovarsi di fronte al mondo, porsi delle domande e fare delle scelte: attraversarlo, penetrarlo, aggirarlo, evitarlo, fuggirlo, ritirarsi in silenzio? Papa Francesco esorta sistematicamente con parole e con gesti eloquenti ad aprire ed uscire senza paura. Una certezza evangelica impregna il suo magistero: ogni incontro con l’altro è un’occasione per l’uomo di arricchirsi e un opportunità per Dio di rivelarsi. Anche la nostra Chiesa prova a sintonizzarsi su questa frequenza all’apertura del suo anno pastorale accordando gli strumenti ecclesiali sulla nota offerta dalla esortazione Evangelii Gaudium. Per l’attualizzazione di questo documento di straordinario respiro interverranno due figure di assoluto prestigio come il direttore di “Avvenire”, Marco Tarquinio, e il fondatore della Comunità di S. Egidio, Andrea Riccardi. Non mancherà, quindi, uno sguardo profondo e analitico sulla situazione ecclesiale e sociale italiana, e una prospettiva internazionale ampia e pragmatica. Ma la Chiesa di Foligno saprà farne tesoro? Soprattutto saprà aprire la porta opportuna e imboccare la via d’uscita giusta? Infatti, benché sia unanime la volontà di spalancare nuove porte e varcare nuove soglie, è evidente la tendenza a deviare verso altre direzioni. La pre-assemblea ha dimostrato, ancora una volta, la tentazione di correre verso l’uscita di sicurezza del tradizionalismo. Altri corrono verso la porta di servizio del basso profilo e della mestizia. Qualcuno è attratto della porta d’emergenza: la situazione critica richiede un intervento rivoluzionario che abbandoni velocemente il passato. Altri, poi, vorrebbero uscire per il lucernaio con massimi sistemi o con vacui spiritualismi. Altri ancora ritengono di uscire senza muoversi, sostenendo che l’uomo si trovi al di là della porta USB, nel cosmo di internet e nei vari continenti dei media. Di vie di fuga e scappatoie, la ragione umana ne escogita molte, ma le frecce indicano chiaramente la porta stretta del Vangelo. I segni dei tempi mostrano con evidenza la via da seguire: annuncio e culto gioioso della fede, protagonismo sempre più attivo e partecipe della vita sociale e politica, consapevolezza crescente del dono e dei carismi della famiglia fondata sul matrimonio, passione educativa degli adulti per le nuove generazioni, presenza qualificata e significativa nei nuovi mondi dell’etere, carità accogliente e concreta. Domenica la nostra Chiesa concluderà la sua assemblea a S. Feliciano alle 18.30 con la celebrazione della Festa della Dedicazione: la strada più logica e più breve da piazza S. Domenico alla Cattedrale è via Gramsci. Saprà la nostra Chiesa imboccare la porta giusta e avrà la forza di uscire nella direzione opportuna?
GIOVANNI ZAMPA