Archeologia a scuola: terminati gli scavi a Cancelli
Giovedì 23 aprile scorso, con la presentazione a Palazzo Trinci del volume Il santuario umbro-romano a Cancelli di Foligno, Fabrizio Fabbri Editore, è giunto a termine il lungo e proficuo percorso del progetto “Archeologia a scuola” del Liceo “Frezzi-Beata Angela” con la Soprintendenza per i Beni Archeologici dell’Umbria. Lungo, perché partito nel 2012 a seguito dell’incontro tra Giorgio Garofalo, Dirigente del Liceo, Maurizio Cancelli della Comunanza Agraria di Cancelli, e Don Luigi Filippucci dell’Oratorio della Parrocchia di Sant’Eraclio; proficuo, non solo per la concreta realizzazione dell’opera di scavo (di cui il libro e la musealizzazione dei reperti – anche questi ultimi presentati alla cittadinanza giovedì a Palazzo Trinci – sono solo la tappa finale), ma soprattutto per la capacità che il programma ha avuto di coinvolgere studenti, docenti, archeologi, personale Ata, amministrazione pubblica e sostenitori privati in un connubio tutt’altro che scontato.
Il progetto è constato di due campagne di scavo nelle estati 2012 e ’13 in località Cancelli di Foligno, coordinate dalle Prof.sse Sandra Buccioli, Marta Gaburri e Paola Pieri e dalle archeologhe e co-curatrici del volume Maria Romana Picuti e Matelda Albanesi; durante gli scavi, un’ottantina di studenti tra i 15 e i 18 anni, intervallando la ricerca estiva sul campo con lezioni di metodologia in inverno, ha portato alla luce, restaurato, inventariato le strutture centrali del santuario umbro-romano di Cancelli e centinaia di reperti (di cui una selezione è appunto ora in mostra permanente nel Museo della Città a Palazzo Trinci). È prassi non rara che la ricerca archeologica in Italia sia condotta da studenti universitari, ma per la scuola secondaria si tratta di un’esperienza sinora unica: “Il Progetto Archelogia – si legge nel testo – non mira a formare nuovi archeologi, ma a trasmettere un metodo di lavoro, quanto più rigoroso possibile, e ad insegnare ai ragazzi a ragionare con la propria testa, a porsi delle domande, a collegare indizi e tracce che possono aiutare a ricostruire la storia del posto in cui si opera e, in ultima analisi, la Storia con la esse maiuscola”.
Sono questi aspetti didattici, insieme alla descrizione della gioia negli occhi di quei ragazzi che riuscivano ad estrarre dalla terra una ceramica, un bronzetto o una moneta, che tutti gli oratori del convegno hanno sottolineato, dal Prof. Fabio Bettoni, che ha moderato il dibattito, alla Soprintendente per i Beni Archeologici dell’Umbria, Elena Calandra (al suo debutto a Foligno dopo la recente nomina), dalla Prof.ssa Rita Barbetti, vicesindaco, al Prof. Maurizio Matteini Chiari, docente di Topografia e Urbanistica classica all’Università di Perugia, dalla co-curatrice del volume Maria Laura Manca ad Alberto Cianetti della Fondazione Cassa di Risparmio di Foligno, che alla pubblicazione del volume stesso ha contribuito. Nel libro, significativi interventi anche di Spartaco Capannelli, Angelo Velatta, Giuliana Germini, Samuele Ranucci e Betariz Pino Uría.
MAURIZIO COCCIA