L’astronomo, lo storico, il cittadino folignate, l’uomo che sempre cerca
Ma è destino dell’uomo essere continuamente sospinto dal desiderio di conoscenza e dallo spirito di avventura che, prima ancora di trascinare materialmente, eccita e travolge il pensiero”. Così Paolo Maffei, astronomo folignate di fama internazionale, apriva nel 1973 Al di là della luna, suo primo successo editoriale. In quel libro, tradotto in diverse lingue e su cui generazioni di studenti hanno approfondito l’astronomia, le sue due maggiori scoperte trovano spazio solo nella quarta appendice, relegate in poche pagine. Eppure le Galassie Maffei rappresentano il risultato di pioneristici studi all’infrarosso che negli anni successivi avrebbero aperto la strada a nuovi ambiti. Maffei, invece, attribuisce la scoperta alla serendipità, termine che indica il trovare una cosa non cercata. Fortuita circostanza? Con Louis Pasteur diremmo piuttosto che la fortuna favorisce la mente preparata. Segno semmai, questo relegarsi in appendice, della modestia di un uomo dalla cultura vastissima. Una cultura, peraltro, poliedrica. Proprio qui sta il punto d’incontro delle numerose relazioni che a Palazzo Trinci sabato 28 febbraio hanno richiamato la figura di un pensatore che a Foligno ha lasciato un vivo ricordo (e che ai numerosi studenti presenti in sala speriamo serva da monito). Relazioni tanto diverse quanto vicine, nel loro tentativo di ricomporre questa poliedricità che hanno appunto concordato sulla semplicità non semplicistica di stile che è tipica dei buoni maestri. Lo hanno ricordato così Pierluigi Mingarelli e Maurizio Renzini, Direttore e Presidente del Laboratorio di Scienze Sperimentali, ma anche l’Assessore alla Cultura Rita Barbetti ed Emilio Sassone Corsi con Rita Martini (questi ultimi due in rappresentanza rispettivamente dell’Unione Astrofili Italiani e della Consulta di Coordinamento delle Associazioni culturali di Foligno; entrambi con l’intento di sottolineare come Maffei avesse anche particolare passione e attenzione per l’associazionismo e molta cura nel fornire suggerimenti di metodo, fino agli ultimi suoi giorni). Più vasti, anche per il tema trattato, gli interventi del giornalista scientifico Piero Biancucci (che ha sottolineato la capacità di Maffei di rendere comprensibile nei suoi scritti la sensazione non solo spaziale, ma anche temporale dell’universo); e del Prof. Gino Tosti, già suo allievo all’Università di Perugia e che oggi ne ha ereditato la missione. Da storico, il Prof. Fabio Bettoni ha invece illustrato le qualità dell’indagine storica di Maffei e la sua capacità di vedere la Storia come complementare alla Scienza; in particolare, di sicuro interesse il caso dell’ecclesiastico di simpatie galileiane ed eliocentriche Giuseppe Settele, di cui Maffei pubblicò materiale originale, sino a ricavarne una sorta di diario intimo in cui i rapporti tra Chiesa e Scienza nella prima metà dell’Ottocento appaiono sotto una luce non velata (che quindi l’intervento di Bettoni ha ulteriormente contribuito a esplicitare).
Per approfondimenti su Paolo Maffei, il sito archiviomaffei.org raccoglie richieste di visita alla sua casa-biblioteca nei dintorni di Foligno, dove 12mila libri di carattere scientifico e umanistico e una ricca discoteca sono disponibili alla consultazione e al prestito.
MAURIZIO COCCIA