vuoto2

Cristiano è Diacono

La sera dell’Epifania, nel Santuario della Madonna del Pianto, il giovane seminarista Cristiano Antonietti verrà ordinato Diacono per l’imposizione delle mani dal Vescovo mons. Gualtiero Sigismondi. Chi non lo conosce, Cristiano, a Foligno? Tutti sanno che è ormai prossimo a diventare sacerdote. Noi che l’abbiamo avuto al Liceo classico – allievo brillante e leader carismatico tra gli studenti – prefiguravamo per lui un futuro diverso. Ugualmente le sue amiche e i suoi compagni di corso. Ma le chiamate sono di Dio e solo Lui le conosce. Forse la sua vocazione è iniziata nella prima adolescenza a contatto con l’esperienza religiosa della parrocchia di San Giuseppe Artigiano guidata dai Piccoli Fratelli. Forse il cammino di Santiago de Compostela, che Cristiano ha percorso tutto a piedi (anche zoppicando), gli è servito a chiarire la scelta che stava maturando, soprattutto dopo l’epilogo nella celebre Cattedrale, dove i pellegrini da tutta Europa, su invito a sorpresa del vescovo celebrante, pregarono proprio per lui in un momento di intensa commozione. Era domenica 13 agosto 2005: indimenticabile per lui e per noi! Poi ci sono stati gli anni di formazione presso la parrocchia di Petrignano con il bravo don Luciano Avenati, quindi nel seminario di Assisi e in quello Romano, dove Cristiano ha terminato gli studi di teologia con una pregevole tesi su Von Balthasar. Del grande teologo svizzero Cristiano ha studiato “tre ordini di problemi tra di loro connessi: la rivelazione della pienezza di Dio in Gesù Cristo, la Chiesa come pienezza di Cristo, l’irradiazione della Chiesa nel mondo”. Ha scritto Von Balthasar: “La verità della vita cristiana è come la manna nel deserto: non la si può mettere da parte e conservare; oggi è fresca, domani è marcia. Una verità che continui solo a essere trasmessa, senza essere ripensata a fondo, ha perso la sua forza vitale”. Ebbene, con queste parole auguriamo a Cristiano di continuare a fare teologia e per una Chiesa che deve sempre uscire dal chiuso delle sue mura, e per le nuove generazioni che hanno bisogno di avvicinarsi alla Rivelazione cristiana con l’attualità dei loro problemi. Fare teologia, annunciando e testimoniando – per dirla ancora con Von Balthasar – che “solo l’amore è credibile”, perché, come commenta Cristiano stesso nella conclusione della Tesi, “solo l’amore sarà in grado di diminuire sempre di più le distanze tra il mondo e la Chiesa, diminuirle sempre di più fino a dissolverle”. Non troviamo parole migliori di queste per augurare a Cristiano “buon cammino verso il sacerdozio”. E come dicono i pellegrini di Santiago: “Sempre avanti, sempre in alto!”.

© Gazzetta di Foligno – ANTONIO NIZZI

0 shares
Previous Post

CONTROCANTO: SS77

Next Post

Settimana Politica

Skip to content