L’ordinanza antismog: proteste e consensi. Primi segnali per una svolta culturale?
La nostra città, pur non offrendo le opportunità delle grandi metropoli, ne condivide alcuni svantaggi. In primis, anche per ubicazione geografica, la tendenza, in certe giornate dell’anno, a presentare alti valori di polveri sottili nell’aria: le famigerate PM10 (tra le quali l’NO2 – Biossido di Azoto), che rappresentano la causa di morte di migliaia di persone l’anno nella sola Europa (Fonte: European Environment Agency, Agenzia Europea dell’Ambiente dell’Ue, e che la centralina di Porta Romana segnala a più riprese oltre i limiti di legge (Quasi 40 superamenti nel 2014 e già una decina da inizio 2015 – www.arpa.umbria.it/monitoraggi/aria/default.aspx). Recependo le indicazioni del Piano regionale dell’Umbria per la qualità dell’aria, il Comune di Foligno ha così emanato l’Ordinanza n. 675 del 29 dicembre 2014 (il testo integrale è reperibile sul sito dell’ente), che contiene severe limitazioni al traffico, ma non solo.
I contenuti dell’ordinanza
Ci sono infatti chiare indicazioni anche sui fumi e il riscaldamento: “È vietata l’accensione di fuochi all’aperto nell’intero territorio comunale nei periodi di emergenza ambientale; Abbassare le temperature di almeno un grado negli ambienti di vita riscaldati da impianti alimentati a combustibile non gassoso”. Massimo 19° negli edifici civili – con eccezione di ospedali e case di cura – e massimo 17° negli edifici industriali).
Quanto al traffico, per gli autoveicoli benzina e diesel Euro 0, 1, 2 e 3, dal 1 novembre al 31 marzo di ogni anno è vietata la circolazione dalle 8:30 alle 12:30 e dalle 15:30 alle 19:30 nei giorni di domenica e lunedì in tutto il territorio comunale, esclusa l’area a monte delle superstrade Flaminia e Ss75. Non possono circolare nemmeno gli autoveicoli per il trasporto merci Euro 0 a benzina e diesel ed Euro 1 diesel, così come i ciclomotori Euro 0 ed Euro 1.
Dalla sua entrata in vigore, inoltre, il regolamento vieta (tutti i giorni a tutte le ore) la circolazione per i veicoli Euro 0 ed Euro 1 entro il perimetro del Centro Storico (quello dentro le mura, per intenderci). Nei giorni festivi, in un’area indicata come Perimetro festivo del Centro Storico possono essere ammesse solo le vetture con classe Euro 5 o superiori. Tale perimetro è più circoscritto di quello delle mura urbiche, ma più ampio dell’area pedonale attualmente limitata a poche vie intorno al Corso: consente ad esempio di arrivare sino ai parcheggi di Viale Marconi da Via Santa Maria Infraportas, a Piazza Ermini da Via Garibaldi e al parcheggio dell’Ospedale Vecchio da Via San Giacomo e Gentile da Foligno.
Perplessità e speranze
Diverse domande girano tra la gente: sarà una misura efficace? Basteranno due soli giorni alla settimana (di cui uno festivo) con meno traffico (esso diminuisce ma non si azzera) a ripulire l’aria? Si andrà verso una reale chiusura del traffico in centro, così come pare intuirsi dalle premesse all’ordinanza 675 (L’amministrazione comunale, con propria DGC nr. 503 del 17/12/2014, ha disposto di destinare il finanziamento di 679.449,71 Euro [concessi dal Ministero dell’Ambiente, tramite la Regione Umbria] alla realizzazione di nuove piste ciclabili, di varchi e di pannelli a messaggio variabile per limitare e controllare l’accesso veicolare al Centro Storico e alle aree urbane della città. O forse la chiusura, almeno al centro, rimarrà un tabù e verrà attuata solo in caso di emergenza atmosferica? Essa danneggerebbe davvero le attività commerciali che ancora vi resistono? Cosa succede in altre realtà? Se dobbiamo qui registrare come le proteste siano subito seguite all’ordinanza, segnaliamo anche diverse voci di approvazione. È in corso in effetti (a Foligno come altrove) un acceso dibattito tra chi vorrebbe limitare seriamente il traffico, per una città più vivibile, e chi ne paventa gli esiti negativi per il commercio. Ma mentre altri, specialmente Oltrappennino (dall’Emilia-Romagna in su), ai dibattiti hanno pragmaticamente fatto seguire l’incentivo di mezzi alternativi alle auto private e la pedonalizzazione di vaste aree urbane, con progressivo e sempre più vasto consenso della popolazione, anche dei commercianti, qui sta prevalendo la ritrosia al cambiamento.
Deroghe e indicazioni, per una svolta culturale
Aggiungiamo infine che, con le limitazioni, il regolamento indica anche una pagina e mezzo di deroghe: oltre ai veicoli a gpl e metano, possono circolare le autovetture, indipendentemente dalla categoria Euro, con almeno tre persone a bordo (car pooling) se omologati a 4 o più posti, e con almeno 2 persone se omologati a 2 posti. A ben leggere, dunque, i disagi non sono poi così estesi. Si chiede semmai ai cittadini una svolta culturale e un po’ meno pigrizia (punto 20): camminare a piedi (qui la geografia ci aiuta) e se è proprio necessario guidare, farlo in maniera non aggressiva, spegnere l’auto nelle soste, lasciarla fuori dal centro e usare i mezzi pubblici, che spesso circolano vuoti (il punto 6 dell’ordinanza dichiara di avere attivato il servizio navetta dai principali parcheggi di scambio con il centro città). Quelli che oggi paiono svantaggi, possono diventare sane abitudini domani? Talvolta accade così.
MAURIZIO COCCIA