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Settimana politica 2014 – 42

Asta deserta per la sede VUS, addio liquidità immediata per FILS
Probabilmente era prevedibile, considerati sia il periodo di incertezza economica sia l’utilizzo vincolato dell’immobile, che nessuna offerta sarebbe arrivata per comperare la sede della VUS. E così è stato: il 14 novembre l’asta è risultata senza compratori. Ora i proprietari (Comune e FILS) ritirano il bene dal mercato. Nulla di grave, se non fosse che parte dei capitali incassati avrebbero dovuto portare ossigeno alla società di scopo dell’Ente. I conti di FILS richiedono infatti liquidità immediata per diminuire il debito accumulato e garantire la prosecuzione dell’attività aziendale. Il Sindaco aveva rassicurato i sindacati, preoccupati per il futuro dell’azienda, contando anche sulla vendita della sede VUS. Ora che su questa non si potrà contare, resta il piano industriale condiviso dall’amministrazione comunale, che, però, oltre all’aumento dei servizi delegati dal Comune, non esclude possibili licenziamenti e utilizzo di impiegati come operai.

Cambia la struttura del Comune. Intrecci tra burocrazia e potere
La Giunta ha approvato un progetto di riorganizzazione della struttura comunale, la cui attuazione parte dall’anno nuovo. Esso prevede, tra l’altro, una rideterminazione dell’organico di personale, la modifica dei criteri di “pesatura” delle aree dirigenziali, la ridefinizione delle competenze interne per controlli su attività e servizi esternalizzati (finalizzati alla predisposizione di reports trimestrali), il regolamento per il funzionamento delle aree sviluppo economico-turismo-sport e governo del territorio. E inoltre il conferimento di incarichi dirigenziali di competenza del Sindaco, ovvero nuovo comandante della Polizia Municipale e nuovo dirigente dell’area Governo del Territorio (urbanistica). Novità sono: l’istituzione nella Segreteria Generale di un nuovo servizio per i controlli amministrativi, la trasparenza e la prevenzione della corruzione; il reinserimento del servizio di protezione civile nell’area Polizia Municipale; il servizio progetti europei e cooperazione nell’area Sviluppo Economico; l’Anagrafe viene integrata nel Servizio Sportelli Unico, primo passo per un nuovo Sportello multi-disciplinare per fornire al cittadino più servizi insieme; l’istituzione del Nucleo di Controllo del territorio. La nuova pianta organica prevede anche l’assunzione a tempo determinato (cioè fino alla scadenza – 2019 – del mandato sindacale) di un dirigente di un’area con funzioni specifiche relative all’informatica, ai temi delle infrastrutture tecnologiche e delle energie rinnovabili (reti Wi-Fi, fibra ottica, telefonia, pubblica illuminazione, gestione calore). Il nuovo servizio si attiverà con la trasformazione dell’attuale Ufficio Temporaneo Ricostruzione Spazi Pubblici, ormai ad esaurimento. Specie questo nuovo dirigente previsto ha provocato le proteste dei sindacati, che non ne vedono la necessità, preferendo assunzioni di impiegati o operai. Entro il 2016, si prevede, comunque, di accorpare le aree dirigenziali al fine di riportare il numero degli incarichi dirigenziali allo stato attuale. In conclusione, proponiamo una riflessione. Oggi il Sindaco può assumere personale impiegatizio per la propria segreteria e controllare assunzioni di dirigenti. Come dire che si vanno a confondere e intrecciare la funzione di governo con quella esecutiva. L’impiegato e il dirigente dei quali il Sindaco ha fiducia avranno quell’autonomia e libertà necessari per svolgere le mansioni, senza condizionamenti e vincoli di riconoscenza? Allora si può verificare – e tanti fatti di corruzione e di mancati controlli lo testimoniano – che il potere nomini i burocrati e che i burocrati, anche se hanno una propria responsabilità, siano servili e utili al potere.

Mismetti assume Napolitano: polemiche
Non appena nominato Presidente della Provincia di Perugia, Nando Mismetti assume come collaboratore l’ex assessore (della sua Giunta) Christian Napolitano, non rieletto, ma rimastogli fedele. Pur avendo pieno diritto a circondarsi di persone di fiducia, la chiamata è apparsa a molti critici poco opportuna, specie quando c’è la tendenza a diminuire i costi amministrativi per di più nella Provincia che va a scomparire e deve sistemare il personale in altri enti.

GIANCARLO ANTONELLI

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