Settimana Politica 2014 – 39
La seconda commissione consiliare ha discusso di lavoro con i rappresentanti sindacali di Cisl e Uil.
È emerso un quadro non soddisfacente sul fronte occupazione, con numerose vertenze aperte. Metalmeccanico, edilizia, agroalimentare, cooperative sociali, aziende di servizi sia pubbliche sia private: la congiuntura economica sfavorevole non ha risparmiato nessuno di questi settori. Fa eccezione a Foligno il comparto della meccanica fine che, però, da solo non può rappresentare la soluzione. La disoccupazione ha percentuali alte, oscilla tra il 13 e il 14 per cento e riguarda i giovani per il 50%. I consiglieri comunali hanno accettato la proposta di Alessandro Emili (UIL) di istituire un tavolo di confronto per monitorare la situazione e intervenire laddove si può. C’è chi ha richiesto un rilancio dei lavori pubblici, chi ha invitato il Comune a sostenere le imprese innovative (start up), chi ha sollecitato una diminuzione delle tasse, chi la valorizzazione della montagna. La commissione tornerà a riunirsi nel mese di febbraio.
Salari: non possiamo comprare la sede VUS
Il presidente della VUS Maurizio Salari conferma che la società di servizi non potrà partecipare alla gara di appalto, che ha come oggetto proprio la vendita della sede di Viale IV Novembre. Non possiamo comprare la sede dove operiamo – dice il presidente – per mancanza di liquidità. VUS aveva chiesto alle banche di proporre un’offerta per la stipula di un prestito utilizzato per acquistare la sede degli uffici e dei magazzini, risparmiando sul canone di affitto annuo che viene pagato al Comune e FILS proprietari. Ma nessun istituto di credito si è fatto avanti.
Trasparenza (VUS e AFAM) incompleta
Se un cittadino volesse consultare il bilancio delle due aziende pubbliche – la prima multi-servizi, la seconda delle farmacie pubbliche – deve recarsi alla Camera di Commercio pagando i diritti di accesso. Ma entrambe le società hanno a disposizione il facile strumento di comunicazione chiamato internet e quindi potrebbero utilizzarlo per permettere agli utenti di consultare e vagliare i conti. I bilanci, però, non sono pubblicati e, se nessuno protesta, è forse perché nessuno ha curiosità o necessità di essere informato su come spendono e incassano due aziende che il Comune controlla. La trasparenza è quindi parziale, incompleta.
Palude di Colfiorito: contenere l’espansione del canneto
Il Comune di Foligno, titolare della gestione dell’area naturale protetta parco di Colfiorito, sulla base di uno studio (2011) dell’Università di Camerino, ritiene urgente il contenimento dell’espansione del canneto della palude. Espansione che sta determinando un significativo decadimento del livello di bio-diversità su tutta l’area umida. La prima mossa è stata quella di delimitare le aree che, per le emergenze faunistiche e floristiche, devono essere mantenute intatte. Un gruppo di lavoro interno dell’ufficio ambiente, costituito nel 2010, ha redatto un progetto definitivo e sottoscritto un protocollo d’intesa con la Comunità Montana dei Monti Martani, Serano e Subasio, che è proprietaria (2/3) insieme alla Regione Umbria (1/3) dell’area interessata. La stima dei costi prevede una spesa minima di 81.542 euro; ma la Comunità Montana ha lamentato l’insufficienza degli stanziamenti previsti, chiedendo al Comune un contributo, subito concesso (20.000 euro). Nel protocollo sottoscritto, il Comune di Foligno ravvisa la necessità di procedere all’intervento per stralci successivi, in funzione della disponibilità finanziaria degli enti coinvolti nella gestione del sito “Parco di Colfiorito”. La palude è un grande serbatoio naturale di acqua e non solo ed ospita specie rare di animali (es. tarabuso). È fondamentale tenerla in efficienza e conservarne il ciclo naturale.
Contratto per la montagna: a Cancelli un gregge di 1.700 capi
L’assessore regionale Silvano Rometti, insieme a rappresentanti dei Comuni di Trevi, Foligno e Sellano, di varie comunanze agrarie e della parrocchia di Sant’Eraclio-Cancellara, ha sottoscritto un “contratto di paesaggio”, teso alla manutenzione del territorio collinare e montano con la lotta al dissesto idrogeologico. Tra gli obiettivi sono previste la ricostituzione a Cancelli di un gregge di pecore di 1.700 capi (“gregge dell’arte”), la costruzione di una stalla per ospitarlo e la produzione di latte e di prodotti caseari. Insieme si ripropone il Parco per l’Arte, sempre nella frazione di Cancelli, dove si avvierà anche un processo per l’ospitalità diffusa, utilizzando il ristorante presente e realizzando strutture di accoglienza, pulizie e lavanderia. Visite guidate, attività di trekking ed escursioni a piedi completano il “contratto di paesaggio”. Il gregge di pecore arriverà: ora si tratta di trovare coloro che lo governeranno.
Giancarlo Antonelli