Settimana politica 2014 – 23
Mismetti raddoppia. Vota nemmeno la metà degli elettori
Domenica 8 giugno la maggioranza dei 19.223 votanti ha scelto Nando Mismetti, che si conferma Sindaco per i prossimi cinque anni: 56.50% la percentuale della vittoria. Sostenuto da PD, Movimento per Foligno, Socialisti riformisti, La Sinistra e Foligno Soprattutto, Mismetti ottiene il 56,50%. Stefania Filipponi, sostenuta da Alleanza Popolare (Forza Italia, Fratelli d’Italia, Nuovo Centro Destra, Cambiare Foligno, Impegno Civile, Uniti per Foligno e Foligno Futura) viene sconfitta, anche se recupera quasi 20 punti percentuali rispetto ai consensi ottenuti (24,43%) al primo turno. La grande astensione – diecimila in meno rispetto a domenica 25 maggio – premia il centro-sinistra (nel primo turno per Mismetti aveva votato il 41,48% degli elettori recatisi alle urne), privo di Sinistra ecologia e libertà, che gli aveva tolto il 7%, con la candidata a Sindaco Elisabetta Piccolotti che aveva preso 220 voti in più della sua lista arrivata al 6.43%. La candidata Filipponi riporta più voti di Mismetti solo in 8 dei 54 seggi allestiti nel comune di Foligno. Si nota un gran numero di schede bianche (192) e nulle (490).
15 consiglieri alla coalizione vincente, nove all’opposizione.
Maggioranza blindata. Opposizione più battagliera?
Il partito democratico elegge 13 consiglieri comunali: Elia Sigismondi, Graziano Angeli, Rita Barbetti, Giovanni Patriarchi, Lorella Trombettoni, Silvia Stancati, Alessandro Borscia, Maura Franquillo, Roberto Di Arcangelo, Michela Matarazzi, Moreno Finamonti, Paolo Gubbini, Seriana Mariani. Un consigliere viene eletto da “Foligno Soprattutto”, lista civica in appoggio a Mismetti: Enrico Tortolini. Ai Socialisti riformisti va un seggio con l’uscente Emiliano Belmonte. Nell’opposizione, due seggi li conquista Impegno Civile con Stefania Filipponi e Agostino Cetorelli; due consiglieri per Forza Italia: Riccardo Meloni e la sorpresa Ivano Ceccucci, che supera gli altri consiglieri uscenti; due ai Cinque Stelle: Fausto Savini e Francesca Baldaccini; due all’altro sfidante: Aldo Amoni e Massimiliano Romagnoli, il quale troverà dall’altra parte l’ex-collega di Giunta Mismetti che lo ha scaricato; uno Sinistra ecologia e libertà: Elisabetta Piccolotti. La maggioranza appare così più blindata della precedente, avendo escluso le ali a sinistra del PD, Rifondazione-Comunisti italiani e la stessa SEL. Mentre la minoranza avrà un ruolo di secondo piano. Con l’ingresso dei Cinque Stelle, però, potrebbe rivelarsi più battagliera e critica. La lista del PD eleggerà altri consiglieri, considerato che degli eletti attuali alcuni (forse 3o 4) saranno scelti dal Sindaco come assessori. Restano esclusi, per pochi voti, rappresentanti della lista “Movimento per Foligno” in appoggio a Mismetti.
Mismetti scarica Piccolotti. Ronconi ha avuto ragione, ma non esulta
Non ci sono stati accordi tra Filipponi e Aldo Amoni (due liste civiche al 10%) e Fausto Savini (Cinque Stelle al 14%). In questo modo è stata rafforzata la posizione di Mismetti. Amoni avrebbe richiesto contropartite pesanti, assessorati (probabilmente compreso l’ex-assessore e vice sindaco Massimiliano Romagnoli) e presidenze di società partecipate. Proposte difficili da digerire per la Filipponi: “L’apparentamento è possibile solo nell’interesse della città, a determinate condizioni: condivisioni di punti programmatici precisi; ruoli di governo in proporzione al consenso ricevuto, nel rispetto, in ogni caso, dell’impegno e della dignità di ciascuno; rappresentanza nelle cariche amministrative capace e nel segno della discontinuità con i comitati di affari, che non abbiano avuto responsabilità di governo nelle vecchie giunte, ovvero incarichi comunque di supporto al sistema Mismetti”. Aldo Amoni (10,35% la percentuale ottenuta), che ha speso molto in energie e anche in denari nella campagna elettorale, quindi, si tiene fuori dallo scontro Filipponi-Mismetti e rimanda tutto all’impegno del Consiglio comunale. Il movimento 5 Stelle (14,32% al primo turno) ha lasciato libertà di voto ai suoi elettori. Mismetti è riuscito, senza accordi con SEL dopo il primo turno, a scaricare Elisabetta Piccolotti, che a pochi mesi dalla fine del mandato si era dimessa da assessore per richiedere (invano) le primarie di centro-sinistra e candidarsi poi a Sindaco. Comunque Mismetti al secondo turno ha recuperato probabilmente molti degli elettori che gli avevano preferito la sua ex-assessore. La scelta di allearsi con Maurizio Ronconi (UDC) è stata dunque vincente; ma la lista “Movimento per Foligno” non ha avuto grandi riscontri elettorali.
Abbasso Mismetti, purché vinca Mismetti
Mario Gammarota, noto per le sue posizioni di sinistra e la vicinanza a SEL, già ex presidente di Young Jazz, ha lanciato un appello “culturale” per appoggiare Mismetti al ballottaggio. Tra i firmatari: Michele Bandini, Emiliano ed Elisabetta Pergolari, Francesco Ferri, Giovanni Guidi, Giulia Battisti, Piter Foglietta, Ambretta Ciccolari…
© Gazzetta di Foligno – GIANCARLO ANTONELLI