Amore fraterno, giustizia, unione, pace
“Cari bambini oggi sono venuto in azienda solo per voi data la mia condizione di salute, senza nulla togliere alle autorità presenti” così a Gennaio l’ing. Baldaccini salutava i bambini del progetto Svitati per l’ambiente; “sapete, i ragazzi partecipano a fare ordine ambientale e ad educare in questo i propri genitori e in generale gli adulti. Il rispetto dell’ambiente è dovuto anche a valori spirituali come l’etica, dove vita privata e pubblica non si possono tenere distinti, in quanto legati dallo stesso filo conduttore. Chi non ha valori etici personali non potrà averli nella vita pubblica e tanto meno rispettare l’ambiente”.
Il 9 Aprile, in occasione della benedizione dell’azienda, Valter ha scolpito il più importante dei testamenti ai suoi collaboratori: “Amore fraterno, giustizia, unione, pace. Vi ho voluto bene dal primo all’ultimo, voletevi bene, siate uniti; io pregherò per voi”.
Con le sue parole si delinea la personalità di Valter Baldaccini, come quelle confidate prima di morire al Vescovo di Foligno, cioè voler vivere la morte e prepararsi al tu per tu con Dio e ancora, il grazie ripetuto più volte.
Un uomo che ha rotto molti degli schemi e stereotipi di imprenditoria: ha coniugato le competenze professionali e manageriali ad una umanità e solidarietà così imponenti da aprire il cuore a tutti.
La testimonianza viva della sua persona è stata lo stadio comunale di Cannara, dove lo scorso 8 Maggio si è celebrata una “festa” durante le sue esequie: le circa 4000 persone presenti hanno potuto partecipare ad una celebrazione di profondo raccoglimento spirituale, in cui la preghiera e la lode hanno fatto da padroni di casa. D’altronde è quello che avrebbe voluto Valter e che molto spontaneamente tutti hanno vissuto, iniziando dalla moglie e dai figli, dalla loro dignità nell’accompagnarlo fino alla fine pieni di gratitudine.
“Caro papà, guarda che cosa straordinaria hai fatto oggi … la comunità ci sta dando un segno del tuo amore. Non sono arrabbiata e non ho paura, ti voglio bene: tu vivi in noi”. Queste le parole dolcissime della figlia Beatrice al termine della lunga celebrazione, vissuta nella più profonda pace e rispetto dalla moltitudine di persone provenienti da diverse parti del mondo, quelle dove lui ha trascorso la sua vita per lavoro, ma anche dove si occupava di volontariato, prima tra tutte l’Africa.
Qui la società ha attivato un progetto per realizzare diverse opere ed ha adottato bambini a distanza. Tutti i dipendenti hanno risposto a questa iniziativa con entusiasmo. Il presidente del CDA dott. Antonello Marcucci ha ricordato un episodio veramente significativo: Valter amava fare le vacanze in Africa con un gruppo di collaboratori della Umbra e un anno fa gli aveva raccontato che avevano soggiornato in un pollaio e lo aveva fatto con genuina allegria, lui che avrebbe potuto fare le più costose vacanze chic, come tanti uomini di potere.
Ma quale potere? Carlo Carretto insegna che c’è “una sola utopia che ha il potere di salvarti”, quella di chi ha coraggio e crede in Dio.
Baldaccini ha creduto, ha testimoniato la sua fede nella vita privata e professionale; Jeff Luckey della Boeing lo ha definito un uomo trasparente, onesto, fedele di Gesù Cristo e devoto alla sua famiglia e alla sua terra. Il dirigente Boeing ha rievocato una cena di lavoro in cui hanno condiviso la loro fede e dove lui, uscendo allo scoperto, ha trovato un partner amico in Cristo.
Questa la semplicità dell’uomo sottolineata dal canto d’ingresso, nel momento in cui il feretro veniva posto ai piedi dell’altare dove il vescovo Sigismondi ha presieduto, adempiendo ad una esplicita richiesta fattagli durante una conversazione nel periodo di Pasqua dallo stesso Valter. Quella bara che i dipendenti hanno trasportato a spalla dalla chiesa di San Giovanni, a cui lui era tanto affezionato fin dall’infanzia, dove il feretro è rimasto per tre giorni e dove gli stessi lo hanno vegliato a turno insieme agli amici di sempre.
Sì, perché non si era mai scordato dei suoi più cari amici e uno di loro ha ricordato al termine del funerale: “Sei rimasto semplice, anche quando la tua posizione ti avrebbe potuto farci guardare dall’alto in basso, sei stato grande, ma sei rimasto sempre in questo caro e piccolo paese a cui hai dato tanto”. La comunità intera ha reso omaggio all’uomo che è si è prodigato tanto per i suoi cittadini nel lavoro, nelle attività sociali, in parrocchia e con le suore salesiane, da lui tanto amate.
I nuovi studi economici che trattano la terza economia, l’economia civile, l’impresa socialmente responsabile, richiamano ad un concetto essenziale: il profitto dell’imprenditore deve essere ripartito tra tutti gli stakeholder dell’impresa, quali portatori di interessi. L’ing. Baldaccini già da più di trent’anni ha realizzato questi obiettivi, puntando sulla centralità dell’uomo in cui non prevale l’io ma il noi.
Gli imprenditori e i politici umbri, che erano presenti, hanno potuto trarre insegnamenti importanti dalle testimonianze di affetto e gratitudine provenienti da tutto il mondo, ma, in particolare, da quelle dei figli e degli stretti collaboratori, che si sono impegnati a proseguire sulla strada tracciata dal suo testamento.
© Gazzetta di Foligno – PAOLA POMPEI