Settimana politica 2014-6
In sostituzione del Foro Boario arriva il centro di condizionamento.
Coinvolte e stimolate a unirsi le associazioni di produttori locali
In un terreno in località Sant’Eraclio, dove è già operativo lo stoccaggio dei prodotti alimentari conservati, di cui è concessionaria la ditta F.lli Pambuffetti, ed è in corso di realizzazione la “piattaforma alimentare” (concessionaria la ditta Ortenzi srl), si predisporrà anche il centro condizionamento per la produzione locale. Miele e prodotti dell’apicoltura, lavorazione e commercializzazione cereali, legumi e prodotti ortofrutticoli convenzionali da agricoltura biologica: queste le funzioni del centro di condizionamento. I finanziamenti sono ancora da trovare; ci sono a disposizione 130.000 euro per un primo stralcio funzionale, che servirà a eseguire lavori di recinzione, pavimentazione e sistemazione di aree verdi. Questo centro, che fa parte del mercato agro-alimentare, sostituisce e amplia il vecchio mercato di Via dei Mille, prorogato più volte fino a dicembre scorso; inoltre dovrà essere “vetrina delle produzioni tipiche”, con aula didattica e uffici annessi.
C’è chi sfascia e chi ripara
La porta antica di San Felicianetto ha subito l’assalto scriteriato di ignoti, che hanno dato fuoco al presepe realizzato da cittadini volenterosi. Ora, tramite lo strumento internet, è nata spontanea una raccolta di fondi che permetterà la riparazione del danno. Anche il Comune ha manifestato l’intenzione di intervenire. Sconosciuti restano gli autori della bravata; nemmeno qualche telecamera li ha immortalati.
Può un Comune imporre l’edificabilità?
Dopo il terremoto del 1997, per dare possibilità alla ricostruzione e incrementarla, il Comune di Foligno ha adottato i cosiddetti “ambiti”, strumenti che invitavano (e costringevano) più proprietari a collegarsi e intraprendere la costruzione di abitazioni private. Così tanti folignati, che non avevano (e non hanno) intenzione di costruire, si sono trovati promossi edificabili i propri terreni, compresi quelli di piccola superficie. E così questi proprietari da allora devono pagare l’imposta (quest’anno per la seconda rata relativa – IMU- è aumentata anche l’aliquota). La domanda del cittadino al quale il Comune ha fatto un regalo non richiesto è: in uno Stato di diritto, si può imporre per scelta di una Giunta comunale l’edificabilità, peraltro non gratuita?
Gazzetta di Foligno – Giancarlo Antonelli