Sttimana politica 2013-43
Appalto per il 118: la Croce Bianca teme il mancato rinnovo
La Croce Bianca sezione di Foligno svolgerà fino a tutto dicembre il servizio di trasporto dei malati e quello di emergenza, che fanno capo al cosiddetto 118, numero utilizzato per la chiamata. 20 dipendenti a tempo indeterminato e un’ottantina tra medici, infermieri e personale specializzato nell’assistenza sanitaria: questa la forza lavoro professionale coinvolta nel 118. L’Asl 2 Foligno-Terni deve indire una gara aperta per il rinnovo della convenzione medesima a partire dal 2015. Ci sono timori espressi dal presidente della Croce Bianca folignate circa il rischio non proprio remoto dell’esclusione dell’ente morale dall’appalto. Per questo Vincenzo Lazzaroni ha chiesto a “Stella d’Italia” (Spoleto) e all’Opera Pia (Terni) – che svolgono gli stessi servizi nell’ambito Asl – di collaborare insieme e unire le competenze e le professionalità per partecipare alla gara di appalto, nella quale la conoscenza del territorio sarà elemento considerato ai fini della scelta. Ma questo non potrebbe bastare, considerato che nella pubblica amministrazione si orienta la scelta del soggetto appaltante commisurandola al maggiore ribasso offerto. Già la Gazzetta di Foligno si era interessata alla questione, quando il consigliere Luca Barberini, stimolato dalle preoccupazioni della stessa Croce Bianca e anche della Croce Rossa, invitò le Asl umbre a non disperdere il patrimonio di esperienza e professionalità acquisito da queste benemerite associazioni in lunghi anni, preferendo enti di altre Regioni. Con l’eventuale esclusione, per i 20 dipendenti il rischio di perdere il posto di lavoro sarebbe alto. Il presidente Lazzaroni cerca di dare altre opportunità all’attività alla Croce Bianca, come offrire un servizio di assistenza ad ore agli anziani, specie quelli che non rientrano nei contributi comunali, sostituendo in parte le prestazioni delle badanti.
A Foligno l’IMU sulla prima casa non si paga
Il Comune di Foligno non è tra quelli in cui si dovrà pagare a gennaio una specie di conguaglio dell’imposta sulla casa. Infatti l’ente locale ha applicato le aliquote più basse, senza aumentarle. Così chi ha solo la prima casa di proprietà per il 2013 non dovrà pagare nessuna tassa. Si paga invece per la seconda abitazione e per i terreni edificabili.
Il Comune allo specchio
Continuando la descrizione delle varie aree di attività del Comune di Foligno, prendiamo in esame il settore istruzione e formazione. Garantire alla popolazione scolastica la completa accessibilità all’istruzione è uno degli obiettivi dell’area sviluppo economico e formazione. Nel 2012 il Comune di Foligno ha pagato 621 contributi per l’acquisto dei libri per un totale di 81.381,98 euro. 2.517 (costo 80.000) sono stati i fruitori dei libri delle scuole primarie. Nessuna borsa di studio erogata nel 2011 e nel 2012, mentre nel 2010 furono 706 per un importo di 116.544 euro. L’anno scorso sono state 301 le richieste di iscrizione ai nidi – diminuite costantemente negli anni, nel 2011 furono 342 -. Della domanda potenziale complessiva per gli asili nido il Comune ha soddisfatto il 61,13%. Sei sono gli asili nido e strutture similari pubbliche, mentre due sono i nidi in concessione. Per quanto riguarda la mensa comunale, sono stati 260.360 i pasti forniti per le scuole, quelle d’infanzia, primarie, secondarie di primo grado, nidi. 2.067 su un popolazione scolastica totale di 5.599 sono gli scolari che hanno usufruito del servizio mensa. Da dove arrivano le entrate per i servizi scolastici? Prevalentemente da Regione e Stato. Dalla prima provengono 300.000 euro di contributi per i nidi privati e per altri servizi per la prima infanzia. Il secondo finanzia con 55.270 euro i libri di testo delle scuole medie inferiori e con 26.113 quelli delle superiori. Lo Stato ha anche erogato al Comune un contributo di 170.000 euro per il progetto “Parco della Scienza”. La Comunità europea, inoltre, ha dato contributi (4.000 euro) per la somministrazione di prodotti lattiero-caseari nelle mense scolastiche. Tra le entrate dell’area comunale in questione ci sono 900.000 euro di proventi dalle mense scolastiche e 330.000 dagli asili nido. Nella voce spese: per i beni di consumo alimentari si spendono 288.000 euro e 477.985 per i servizi e progetti della ristorazione scolastica. Altra spesa collegata all’istruzione è quella del contributo di 160.000 euro al “Centro Studi Città di Foligno”.
Sei autonomie scolastiche, ma su Borroni la Zampolini smentisce se stessa
Due incontri hanno avuto i genitori della scuola materna ed elementare di Borroni con l’Assessore Rita Zampolini per dirle un no e un sì. No alla costituzione del settimo “circoletto” di Borroni, perché troppo piccolo e destinato presto a scomparire. Sì, invece, al mantenimento del rapporto storico della periferia di Borroni e Corvia con Santa Caterina. L’Assessore – affermano i genitori – per ben due volte aveva assicurato loro che, in caso di scelta delle sei autonomie, non avrebbe avuto problemi a mantenere questo storico legame, peraltro richiesto da una petizione di oltre 500 firme. Ora però la scuola di Borroni – da qui la delusione dei genitori – si ritrova catapultata a Sant’Eraclio, insieme a Sterpete. Corvia e Scafali, invece, finiscono a Monte Cervino. E così i genitori, se prima ci capivano poco, ora di meno.
© Gazzetta di Foligno – Giancarlo Antonelli