L’autorevole umiltà
L’incontro degli insegnanti di Religione Cattolica con il Vescovo
Si è svolto sabato 22 giugno, presso l’incantevole monastero di Sant’Anna, l’incontro tra S. E. rev.ma Mons. Gualtiero Sigismondi e gli insegnanti di Religione cattolica della nostra diocesi. L’insegnamento della religione cattolica rappresenta il punto focale dell’ufficio diocesano Educazione, Scuola e Università (ESU), il cui scopo principale non coincide con la cura burocratica delle documentazioni, ma con una cura a tutto campo della vita scolastica, che è innanzitutto relazione, che richiede passione e capacità di bene-dire i compagni di viaggio nell’avventura educativa, per costruire relazioni che aiutino a concepire la scuola non solo un ambiente educativo, ma una comunità polifonicamente strutturata. L’e-ducazione è un cammino che l’insegnante costruisce giorno per giorno innanzitutto nella sua stessa esistenza e che impone attenzione e cura per le relazioni con i colleghi, i ragazzi e le loro famiglie, per portare alla luce il non espresso; le domande e i talenti nascosti nel cuore dei bambini/ragazzi devono venire alla luce ed essere coltivati attraverso quel sapere frutto di un’esperienza umana che vive attraverso i secoli e che può far divenire la cultura strumento di crescita e di dialogo. L’educazione è un circolo virtuoso, che richiede però un continuo aggiornamento; la formazione degli insegnanti di religione della nostra diocesi quest’anno ha potuto godere di un ampio spettro di proposte, che hanno arricchito il curriculum professionale dei docenti, puntando a far crescere il gruppo degli insegnanti di religione come comunità di ricerca, radicata nell’appartenenza ecclesiale, attenta all’approfondimento delle conoscenze teologiche e ai mezzi necessari per trasmetterle ai bambini e ai ragazzi in modo efficace e costruttivo. Oltre al corso di aggiornamento, organizzato nel settembre 2012 dall’Istituto Superiore di Scienze Religiose di Assisi, i docenti di religione cattolica hanno potuto godere del piacere di coltivare la loro formazione con un corso diocesano tenuto da don Giovanni Zampa, con gli incontri organizzati dalla CRESU (Commissione Regionale Educazione Scuola e Università) e gli incontri tenuti da eccellentissimi relatori all’interno delle celebrazioni per il terzo centenario dell’Incoronazione del simulacro della Beata Vergine Maria del Pianto. L’intervento del Vescovo Sigismondi ha arricchito la riflessione sul percorso educativo, declinando secondo categorie evangeliche un aspetto fondamentale della relazione intersoggettiva che coinvolge la vita degli insegnanti: la correzione fraterna. L’arte della correzione fraterna, necessaria quanto sconosciuta, è fondamentale per riuscire a comprendere il docente come colui che coltiva se stesso per arricchire coloro che accompagna. La correzione fraterna infatti presuppone la capacità di accoglierla prima ancora di esercitarla sugli altri, lo spirito di dolcezza e sollecitudine; vive di discrezione, la forma più alta dell’attenzione e segno di maturità – come ha sottolineato Mons. Sigismondi – , parla il linguaggio della mitezza, che considera l’altro con affetto, e si coniuga secondo la grammatica della fermezza e della chiarezza. La correzione fraterna, in estrema sintesi, è un’arte che nasce dalla libertà da sé stessi, dalla liberazione della tirannia di un ego in cerca di consensi; per questo implica la vigilanza su sé stessi. In ultima analisi l’arte della correzione fraterna richiede umiltà, l’unico fondamento sicuro sul quale costruire un’autorevolezza capace di e-ducare in relazione.
© Gazzetta di Foligno – STEFANIA CATARINANGELI