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A tu per tu con il Papa, un bel libro per Natale

Il libro-intervista di Peter Seewald a Benedetto XVI Luce del mondo. Il Papa, la Chiesa e i segni dei tempi sta avendo un enorme successo editoriale. Qualcuno aveva messo in dubbio le capacità del Pontefice come comunicatore, almeno a confronto con Giovanni Paolo II, ma ora la sua prosa sorprende tutti per chiarezza, sincerità e capacità di affrontare i problemi con lucidità e coraggio. Con uno stile semplice e colloquiale, il Papa parla alla gente del nostro tempo su tante questioni che il mondo si pone. Non sfugge alle domande più urgenti, accetta le provocazioni e risponde sfidando l’uomo di oggi a confrontarsi con il cristianesimo. Sa che le sue risposte non sono condivise da tutti, ma è fiducioso di essere capito almeno in questo: che la Chiesa non può tacere, che il cristianesimo non può mai essere alla moda, che il Papa non può continuare a ricevere soltanto consensi, se vuole veramente annunciare il Vangelo. Affabilità e autoironia, confidenza e ottimismo ci danno il profilo di un uomo di profonda fede interiore e di un pastore che guarda con serenità al futuro della Chiesa, di cui sa riconoscere, accanto alla “peccaminosità” che la ferisce, i tanti segni positivi della sua vitalità. Se dipendesse dagli uomini e non da Gesù – afferma Benedetto XVI – la Chiesa sarebbe già finita da un pezzo; ma ci sono molti segni di speranza, un fiorire di nuove iniziative che nascono dal di dentro della Chiesa, dai giovani soprattutto, e non in forza delle strutture.
I media sono andati subito a caccia delle curiosità, attenti più agli accidenti che alla sostanza del libro-intervista. E così molti hanno sentito o letto che il Papa ha parlato dell’omosessualità e dell’uso del preservativo, della doppia vita del fondatore dei legionari di Cristo, del celibato dei preti e del sacerdozio alle donne, di Pio XII e gli ebrei, dei cattolici divorziati risposati, dei possibili conflitti della fede cristiana con la modernità. Ma non è tanto per questi aspetti che il libro merita di essere letto. Ci sono questioni molto più profonde e urgenti che il Papa non evade. In che modo riannunciare con parole nuove che Dio è amore ad un’umanità che non comprende più come la salvezza venga dalla croce di Cristo? Come confrontarsi con la ragione occidentale che pretende di essere oggi la sola religione vera, vincolante per tutta l’umanità e protesa, in nome del progresso, a dominare su tutto? E come evitare che il progresso diventi distruttivo per il mondo stesso? Cosa offre il Cristianesimo alla modernità? È vero che la Chiesa è oggi l’unica istituzione veramente vicina al mondo della sofferenza? Ma, visti dal Papa, quali sono i problemi più scottanti della Chiesa? Come avviene il rinnovamento? Il Papa quali poteri ha di intervenire e di imporre? Può avere opinioni personali sbagliate? E l’infallibilità? Infine: perché il cristiano deve alzare lo sguardo verso le realtà eterne e il giudizio finale, quando il male sarà definitivamente sconfitto? Sorprendono la chiarezza e il coraggio con cui il Papa risponde. Risposte che invitiamo i lettori a ricercare nelle parole del libro.

© Gazzetta di Foligno – ANTONIO NIZZI

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