Nino Calamuneri

Nino Calamuneri in a strange and a wonderful world

Nino CalamuneriL’intervista a Nino Calamuneri, fotografo ritrattista tra i più interessanti del panorama nazionale, si è svolta principalmente a tavola, tra l’antipasto e il biancomangiare, tradizionale dessert siciliano. E pensare che sono riuscita a raccogliere molto più materiale durante il simposio che successivamente, quando ci siamo incontrati per l’intervista vera, o meglio, quella tradizionalmente concepita come tale. Per cui non c’è da sorprendersi, se anche l’intervista vera di tradizionale aveva ben poco, a cominciare dal fatto che è stata registrata nella sua cucina. L’intervista comincia così: “Ma lo sai che sono laureato in architettura e l’unico progetto che ho fatto è la cucina di questa casa?”. Incredibile ma vero. Vero ma incredibile. E prosegue: “Fin da bambino il mio sogno era quello di fare il fotografo. Dopo sei anni di liceo classico (sei anni perché ero un contestatore, parliamo del 1978) mi sono laureato in architettura a Palermo, per piacere personale ma anzitutto perché faceva piacere ai miei. Anche se mio padre è morto prima che mi laureassi. Non sembra ma ci sono tanti punti di contatto tra architettura, cibo e fotografia. Sono tutti progetti. La vita stessa è un progetto… è pronto il caffè, tu zucchero o amaro?” . La sicilianità di Nino Calamuneri è travolgente. In lui c’è tutta la galanteria, la sensibilità e la verve del tipico uomo siciliano. “Il legame che ho con la Sicilia, è un legame spontaneo. Io sono mediterraneo dentro”. Lo scorso settembre, in occasione de “I Primi d’Italia”, sono state esposte, nella Corte di Palazzo Trinci, alcune sue foto in linea con il tema della manifestazione. Nessun uso di photoshop, niente trucchi, niente inganni. Le foto sono genuine, autentiche e tendono verso l’essenzialità e l’impatto, proprio per questo Nino Calamuneri si distingue dalla maggior parte dei suoi concorrenti. “Io fotografo l’essenziale, nulla deve essere tolto o aggiunto se è per il peggio, come diceva Leon Battista Alberti. Ricerco l’equilibrio tra forme, linee e luci e quando c’è, scatto. Questa è la mia ricetta”. Stessa ricetta, ma con ingredienti diversi per quanto riguarda i soggetti immortalati nei ritratti, per lo più personalità note del mondo dello spettacolo e dell’arte. Oggi Nino Calamuneri vive tra la Sicilia e l’Umbria, più precisamente proprio a Foligno. Si mimetizza bene, ma l’eco del “fotochef” riecheggia inesorabile per le vie del centro. Se glielo dici scommetto una cena che lui ti risponderà: “It’s a strange and a wonderful world”.

© Gazzetta di Foligno – Francesca Felicetti

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