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Settimana politica 2013 – 3

Il Governo aiuta Foligno col Piano Città
Foligno potrà contare su 90 milioni di investimenti a carico dello Stato. Non si conoscono ancora le modalità di finanziamento, ma il progetto si caratterizza come un piano cittadino, che coinvolge gli assetti viari attorno al Topino – e quindi torna in ballo la costruzione della variante sud -, gli interventi urbanistici nell’ex-Foro Boario, il Parco della scienza nell’ex-Zuccherificio, le piste ciclabili nel parco e nella zona delle fornaci Hoffman. L’assessore all’urbanistica Joseph Flagiello è naturalmente entusiasta della notizia ricevuta da Roma: quella di Foligno è tra le 28 proposte scelte su 457 presentate in Italia, nell’ambito del piano nazionale per le città. Vecchio ospedale, pavimentazioni, ex-Foro Boario ed ex-Zuccherificio: per i prossimi anni Foligno potrà sperare di essere ancora città-cantiere.

Indagini sui lavori dell’alta velocità a Firenze coinvolgono la Lorenzetti
Maria Rita Lorenzetti ha ricevuto un avviso di garanzia dalla Procura di Firenze, che le contesta quanto segue: “svolgendo la propria attività nell’interesse e a vantaggio della controparte Nodavia e Coopsette, metteva a disposizione le proprie conoscenze personali, i propri contatti politici e una vasta rete di contatti, grazie ai quali era in grado di promettere utilità ai pubblici ufficiali avvicinati e conseguendo altresì incarichi professionali nella ricostruzione del terremoto in Emilia in favore del coniuge”. La Lorenzetti respinge le accuse, perché – afferma – prive di fondamento e si dice sconcertata da questa vicenda processuale che la vede coinvolta. Ai 31 indagati vengono contestati altri reati, come associazione a delinquere, truffa, frode, corruzione; tutti legati ai lavori per l’alta velocità, che prevedono la costruzione di un tunnel di 7 chilometri a Firenze. La Lorenzetti è dal 2010 presidente di Italferr, società di progettazione del gruppo Ferrovie. Dopo la sanitopoli folignate, che l’ha vista coinvolta – faccenda non ancora conclusa – cade una seconda tegola sulla nostra illustre concittadina, dopo una lunga carriera politica. Sperano tutti che la giustizia faccia presto verità sui fatti contestati.

Benedetti rifiuti: il Comune paga Spoleto e Castel Ritaldi
Si chiama indennità di disagio ambientale: è come un risarcimento che i Comuni che scaricano i loro rifiuti solidi su Sant’Orsola devono a Spoleto, comune dove ha sede la discarica, e a Castel Ritaldi, città limitrofa allo stesso sito. Per il 2011 Foligno deve corrispondere 221.008 euro alla prima città e 11.632 alla seconda. Tale i.d.a. è compresa nella tariffa di riferimento che paga chi usufruisce del servizio; per la verità non tutti, considerato che mancano all’appello delle riscossioni della TIA in totale sette milioni. Una cifra consistente, è dir poco. Salari, presidente della VUS, incaricata di riscuoterla per conto del Comune di Foligno, afferma che oggi delle rate insolute si recupera solo il 20%. La metà, rispetto al 40% di qualche tempo fa. C’è chi regolarmente paga le bollette, ma c’è un’elusione così alta che penalizza il servizio, perché incrementare la raccolta differenziata richiede investimenti e più personale da impiegare. La discarica di Sant’Orsola, che è agli sgoccioli, sembra avere possibilità di essere ampliata, con disappunto dei residenti, che già si lamentavano per l’estensione del sito spoletino. Ma non potrà durare all’infinito; e allora i costi di conferimento ad un altro sito lieviteranno.

La TIA sostituita dalla TARES
Cambia nome, ma sarà salata comunque la nuova tassa comunale (tributo su rifiuti e servizi), che si pagherà in due rate a partire forse da luglio prossimo. Il Comune non si avvarrà più della VUS, ma gestirà direttamente tramite l’ufficio tributi la TARES. Nell’ente, infatti, sono presenti le professionalità e le capacità tecnico-operative adatte allo scopo.

Auditorium e Santa Caterina: ora si risparmia sulla gestione
Si cerca di contenere i costi gestionali dei due contenitori culturali. Da maggio 2009 ad aprile 2015 per il costo della gestione affidato al consorzio COSIF il Comune pagherà 110.000 euro con un risparmio di quasi ventimila rispetto ai costi preventivati.

© Gazzetta di Folgino – GIANCARLO ANTONELLI

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