Decreto Vescovo

Il terzo centenario dell’incoronazione della Madonna del Pianto

Celebrazione Madonna del PiantoLa devozione dei folignati alla Madonna del Pianto inizia nei primi anni del ‘600. È infatti documentata l’aggregazione della confraternita di S. Leonardo e della Madonna del Pianto di Foligno all’arciconfraternita della Madonna del Pianto di Roma, avvenuta per la prima volta nel settembre del 1618, e successivamente ripetuta più volte. Nel 1628 la Magistratura comunale stabilì che la nostra città dovesse chiamarsi “Città della Madonna”. Nel secolo successivo la devozione si era accresciuta e, soprattutto dopo il terremoto devastante che aveva colpito Norcia e gran parte dell’Umbria il 14 gennaio 1703, giorno della festa della Madonna del Pianto, cui si attribuì la speciale protezione perché Foligno non aveva subito gravi danni, si concretizzò il progetto già programmato di costruire una chiesa più grande e più bella alla Madonna del Pianto. Sorse così un Santuario, che nel corso degli anni andò abbellendosi sempre più, fino alla distruzione nel disastroso bombardamento aereo di Foligno il 22 novembre 1943. Agli inizi del settecento si decise anche di chiedere al capitolo della Basilica di S. Pietro in Roma di incoronare l’effige di Maria e ciò avvenne il 14 maggio 1713. Da allora il culto si diffuse sempre più rapidamente fra la gente della nostra città e del circondario. Nel 1831, con decreto del Vescovo Mons. Ignazio Giovanni Cadolini, la Madonna del Pianto fu dichiarata Patrona principale della città e della Diocesi, insieme al martire S. Feliciano. In tal modo questo Santuario sviluppava sempre più la sua missione, diventando un faro di devozione mariana per tutta la nostra Diocesi. Il Centenario che Mons. Gualtiero Sigismondi, Vescovo di Foligno, ha indetto su proposta della Confraternita, durante la recente solennità annuale della Madonna, celebra i tre secoli da quel grande evento e l’ininterrotta devozione e il filiale affidamento dei folignati alla Madonna del Pianto.
Il santuario è in primo luogo centro di preghiera: molti di noi, fin dai più teneri anni dell’infanzia, sono stati attratti nella sua casa da un amore filiale verso la Madre di Gesù. Quante volte i folignati sono accorsi ai piedi di questa Immagine benedetta, soprattutto negli anni della guerra e nei periodi di grandi calamità, ma anche per lo svolgimento di eventi ecclesiali, come il recente sinodo diocesano di Mons. Giovanni Benedetti e, dal 1997 al dicembre 1999, per la elezione della Chiesa della Madonna a pro-Cattedrale, operata da Mons. Arduino Bertoldo subito dopo il terremoto che rese inagibile la Cattedrale di S. Feliciano. Così ancora il convenire numeroso ogni sabato per la Celebrazione Eucaristica. La Solennità annuale, priva di ogni manifestazione esterna, è sempre caratterizzata da un ininterrotto pellegrinaggio di fedeli in preghiera e raccoglimento. E mi è caro anche ricordare il servizio appassionato della Confraternita e dei sacerdoti rettori del Santuario: il volto affabile del Can. Guerriero Silvestri, come le melodie che sapeva far sprigionare all’organo o nella direzione della Corale S. Cecilia, e la voce suadente e il servizio fervoroso del compianto Don Umberto Formica. Dal cielo essi gioiranno nel vedere il progresso compiuto da questo Santuario con i lavori di restauro in corso ed il bene che le celebrazioni programmate susciteranno fra la nostra gente.
Decreto VescovoIn questo terzo Centenario dell’incoronazione della Madonna, dovremo elevare un inno di ringraziamento, perché ha fatto sorgere nella nostra città questo splendido luogo di preghiera. Sotto lo sguardo di Maria sono passate nel corso dei secoli grandi folle di credenti. In questo anno andremo anche noi, sospinti dal desiderio di cantare le glorie di Maria, nostra Madre, per salutarla con le parole dell’arcangelo Gabriele nel giorno dell’Annunciazione: “Ave, o Maria, piena di grazia, il Signore è con te!”.
Nello svolgimento del centenario sono stati privilegiati quattro momenti per favorire un ulteriore incremento nell’incessante rinnovamento spirituale a cui è chiamata la comunità cristiana. A nulla, infatti, servirebbero tante fatiche materiali, se la nostra comunità fosse priva dell’anima che la vivifica.
Prima di tutto sono state programmate significative celebrazioni religiose, per riscoprire nelle parole dette sul Calvario, “Figlio, ecco tua Madre!”, la sorgente della fede mariana della Chiesa: Maria ci è stata data come Madre dallo stesso Gesù! È giusto, quindi, che i figli cerchino le braccia amorose della Madre, per riversare nel suo cuore le gioie e i dolori dell’esistenza. Così intendiamo fare anche noi, affidando a Maria la nostra vita, quella delle nostre famiglie e delle nostre comunità, come l’avvenire della Chiesa e del mondo. In quest’anno noi continueremo a ricorrere a lei, nostra comune speranza, tributandole l’omaggio che le rendeva il sommo poeta, quando di fronte a lei esclamava: “sei di speranza fontana vivace” (Paradiso, canto XXXIII).
La Peregrinatio Mariae. Una preziosa icona della Madonna del Pianto, venerata e custodita dal capitolo della Cattedrale, peregrinerà nelle parrocchie, nelle chiese dei religiosi e delle religiose e nei luoghi di sofferenza, per rendere possibile anche a coloro che non sono in grado di muoversi, di esprimere una preghiera e un segno di affetto alla Madonna. Un pellegrinaggio mariano per moltiplicare e rinnovare la fede del popolo di Dio, così come indica il Papa Benedetto XVI: “In lui, morto e risorto per la nostra salvezza, trovano piena luce gli esempi di fede che hanno segnato questi duemila anni della nostra storia di salvezza”. In primo luogo l’esempio di Maria: “Per fede Maria accolse la parola dell’Angelo e credette all’annuncio che sarebbe divenuta Madre di Dio nell’obbedienza della sua dedizione”.(Porta fidei,13).
Gli incontri di catechesi e approfondimento della teologia e spiritualità mariana. Un’occasione per offrire alla nostra comunità diocesana un sistematico approccio ai documenti del magistero, in particolare il cap. VIII della Costituzione dogmatica sulla Chiesa Lumen Gentium, del 21 novembre 1964, l’Esortazione apostolica Marialis cultus di PaoloVI del 2.2.1974, l’anno mariano 1987-1988, l’enciclica Redemptoris Mater di Giovanni Paolo II del 25 marzo 1987 e il Catechismo della Chiesa Cattolica del 1992.
Le iniziative culturali, come la mostra degli artisti contemporanei, l’iconografia mariana nelle varie chiese, i cicli pittorici mariani, i Musei diocesani di Foligno e Spello, le pubblicazioni relative ai luoghi mariani. Le iniziative nelle scuole e con i giovani: un percorso per contemplare nell’iconografia mariana e nella letteratura la devozione mariana nei secoli.
Merita di essere rilevata la volontà di condurre ogni evento in collaborazione con le istituzioni civili e culturali della Diocesi; è l’occasione per mostrare che tutte le istituzioni, ognuna nel proprio ambito, intendono servire la stessa gente.
Giuseppe Bertini

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