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Il sostegno medico e spirituale di Persefone

A Foligno opera un’associazione impegnata nell’attività di assistenza alla cure palliative

persefoneLe cure palliative sono un diritto e una possibilità, ma vengono spesso dimenticate. In Italia vige una legge, la 38/2010, recante nuove disposizioni che garantiscono l’accesso alle cure palliative e alla terapia del dolore da parte del malato, considerata tra le migliori del Vecchio Continente. Eppure il gap tra il nostro Paese e il Nord Europa è ancora alto. Sul tema incombe molta disinformazione, complici i Media che non contribuiscono a diffondere la conoscenza delle cure palliative. In merito abbiamo incontrato la dott.ssa Oliva Benedetti, dell’associazione Persefone di Foligno.
Le cure palliative
“Curare anche quando non si può guarire” recita il motto dell’associazione “Persefone” di Foligno, dal 2011 impegnata nell’attività di assistenza alla cure palliative in concerto con il Servizio Cure Palliative della Asl n. 3. Le cure palliative sono espressione di una concezione olistica della medicina che tende ad armonizzare la dimensione medico-scientifica con quella relazionale e spirituale. L’Organizzazione mondiale della sanità (OMS) definisce le cure palliative come un approccio in grado di migliorare «la qualità della vita dei malati e delle loro famiglie che si trovano ad affrontare le problematiche associate a malattie inguaribili, attraverso la prevenzione e il sollievo della sofferenza per mezzo di una identificazione precoce e di un ottimale trattamento del dolore e delle altre problematiche di natura fisica, psicosociale e spirituale». Oltre ai pazienti oncologici vi sono altri pazienti che necessitano delle cure palliative, in particolare quelli affetti da patologie neurologiche, respiratorie e cardiologiche di tipo cronico-degenerativo. Lo scopo delle cure palliative non è quello di accelerare o differire la morte, ma quello di garantire la miglior qualità di vita sino alla fine, aiutando il paziente a vivere al meglio la fase terminale della malattia ed accompagnandolo verso una morte dignitosa. Recenti stime dimostrano il successo del metodo palliativista nel nostro territorio. Nel 2011 presso l’Asl n. 3 sono stati registrati 523 decessi per tumore; di questi, 470 pazienti (quindi il 90 per cento) necessitavano di assistenza, 352 (il 75 per cento) ha usufruito delle cure palliative mentre in 115 si sono serviti dell’assistenza domiciliare.
La rete assistenziale
La rete delle cure palliative mira a garantire ai pazienti e alle loro famiglie il diritto di essere curati fino all’ultimo istante di vita, nell’ambiente che meglio si adatta alle loro esigenze. “La capacità di operare in rete, secondo una prospettiva unitaria, è la chiave di volta del successo, l’unica forma possibile di assistenza alle cure palliative”, afferma Oliva Benedetti. Gli snodi della rete sono essenzialmente: l’ambulatorio, per i pazienti che sono ancora in grado di accedervi, il day hospital, l’ospedalizzazione domiciliare, che fornisce a pazienti e famiglie tutte le risorse dell’ospedale a casa (farmaci, medici, infermieri, psicologi) e infine l’Hospice, in tutti i casi in cui la famiglia non è in grado di portare avanti la gestione a casa. Tra gli atti che negli ultimi anni la Asl n. 3 ha realizzato per completare la rete aziendale delle cure palliative, l’apertura dell’Hospice “La torre sul colle”, ha contributo a migliorare la qualità del servizio. L’Hospice, situato a Spoleto, rappresenta un’offerta sanitaria con bassa tecnologia, ma elevata intensità assistenziale e competenza specifica.
L’associazione Persefone
Sono professionisti sanitari e volontari adeguatamente formati i membri dell’associazione “Persefone” di Foligno. L’équipe è costituita da volontari professionisti (medici, infermieri, psicologi, fisioterapisti) e da volontari non professionisti (impiegati, studenti universitari, artigiani e pensionati). Questi ultimi, per i quali è stato predisposto durante lo scorso aprile un corso di formazione sulla medicina palliativa, hanno compiti diversi rispetto agli altri volontari (professionisti). Svolgono un ruolo di ascolto attivo che si fonda sulla relazione con il paziente e la famiglia, nel quale il volontario trasmette comprensione e vicinanza. I volontari non si sostituiscono al personale che eroga le cure e l’assistenza sanitaria al paziente, ma si affidano ad esso e con esso si coordinano per attività di supporto. “I nostri volontari sono in grado di integrarsi con il servizio cure palliative della Asl con il quale operano, mettendo a disposizione le loro diverse competenze, specialmente nel supporto psicologico e spirituale alla famiglia” sottolinea Oliva Benedetti. Persefone si impegna nella raccolta fondi tramite l’organizzazione di convegni, la diffusione di materiale informativo, la raccolta di adesioni e sottoscrizioni, e una serie di iniziative tese a consolidare la collaborazione con i servizi sanitari della Asl e con il Servizio Cure Palliative, con i quali tiene incontri mensili strutturati. Nell’anno 2012 l’associazione Persefone ha ricevuto fondi, oltre che dai propri soci, anche dai cittadini e da alcune istituzioni ed enti locali. La raccolta fondi consente all’associazione di acquistare ausili e materiale che verrà donato al Servizio Cure Palliative della Asl. Il servizio di accoglienza e informazione di Persefone si svolge presso due collocazioni: la Croce Bianca di Foligno (il lunedì dalle 15.30 alle 16) e l’Ospedale di Foligno presso la “Sala delle Associazioni” (il giovedì dalle 10 alle 12).

© Gazzetta di Foligno – FRANCESCA FELICETTI

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