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La svista del vetrinista giustizialista …ma i libri chi li acquista?

Ho sempre amato la Biblioteca Comunale Dante Alighieri e la frequento con piacere. Mi fermo spesso a guardare la vetrina dei libri messi in evidenza e mi diverto a capire i criteri con cui vengono scelti. Non sempre ci riesco, ma la scorsa settimana il gioco sembrava facile: il libro di Baltasar Garzón, il giudice spagnolo che, dopo aver cercato di indagare su Pinochet, Henry Kissinger, Silvio Berlusconi, e Osama Bin Laden, è stato sospeso dalla magistratura per intercettazioni illegali e si è riciclato come difensore di Julian Assange, era poggiato a poca distanza dalla fatica memorial-letteraria del giudice Antonio Ingroia. Il vetrinista ha voluto ammonire i folignati, tra cui pare non manchino né indagati né intercettati, mettendo in bella mostra i paladini della giustizia mediatica con il pallino delle intercettazioni. Tra i due, forse per farci volare un po’ più in alto, ha piazzato il bel libro di Lanfranco Cesari sull’Aeronautica a Foligno e poi, ancora a sinistra, un altro piccolo testo da eroi dell’indignazione: Enrico De Alessandri, “Comunione e liberazione: assalto al potere in Lombardia”.
Ma qui il vetrinista-giustizialista si è fatto prendere un po’ troppo la mano e non ha capito cosa avesse per le mani. Certo, la svista del vetrinista è sicuramente perdonabile, ma come è possibile che la Biblioteca intitolata al sommo poeta ed attentamente vigilata da un severo busto di Mons. Faloci Pulignani abbia avuto l’idea di acquistare il libretto di un rancoroso dipendente della Regione Lombardia che combatte la sua battaglia personale contro Formigoni con argomentazioni senza capo né coda? “Comunione e Liberazione è l’unico movimento fondamentalista in Europa che si è ‘impossessato’ di una Regione” basta leggere questa riga dell’introduzione per capire con chi abbiamo a che fare. Se poi andiamo a controllare il catalogo dell’editore, la Bepress di Lecce, si vede che il libretto è in ottima compagnia. Nella collana “Acide Realtà- l’abecedario Psicotropo” si possono trovare titoli come “Marijuana – Anatomia di una sostanza psicotropa” e “Ketamina. Il fattore K della psichedelia”. Non mancano i titoli di saggistica “impegnata”: AA.VV. “Civiltà della distruzione.
Teorie contro la civilizzazione” oppure “Cockney è bello. Racconti di vita Skinhead, di movimento, immigrazione e di piccoli bastardi degli anni ’80”,di Antonino Alex Alesi. Certo è pur vero, come insinua l’autore, che CL controlla tutte le grandi case editrici italiane, dunque si è dovuto accontentare…
Insomma, dopo aver pagato la seconda rata dell’IMU, vedere che il Comune si lascia appioppare tale paccottiglia pagandola anche con i miei soldi, ha risvegliato “l’indignato” che si nasconde nella mia coscienza. Mi verrebbe da chiedere che il libro fosse rimandato indietro e chiesto il rimborso. Se poi il vetrinista fosse in dubbio su che cosa collocare al suo posto, potrebbe cercare argomenti di maggiore attualità in un altro libello, che farebbe bella mostra di sé nella sezione delle pubblicazioni locali al settore dell’urbanistica: lo ha scritto Bernardo Caprotti e si intitola “Falce e carrello”. Buona lettura!

© Gazzetta di Foligno – MAURO PESCETELLI

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