Settimana politica 2012 – 33
Gruppi politici in Regione: spesi 224.000 su 489.600 di quota fissa
È da premettere che la presidente Catiuscia Marini ha ridotto sia le spese per il funzionamento della Giunta e del Consiglio regionale, sia quelle dell’ufficio di presidenza. Nonostante questa misura (che ha smontato rendite di posizione aumentate progressivamente dalle precedenti amministrazioni di centro-sinistra; la Lorenzetti sulla spinta di critiche diffuse cominciò i tagli), quasi mezzo milione ogni anno a disposizione dei partiti rappresentati in Consiglio è ancora una somma esagerata. La quota fissa viene elargita per spese di rappresentanza e di propaganda, che possono includere cene, trasferte per partecipare a convegni o incontri istituzionali, manifesti e fogli di informazione.
Ma le fatture relative a questi costi affrontati dai consiglieri regionali restano sconosciute e, quindi, possono sorgere dubbi sul regolare utilizzo delle somme ricevute. Anche perché gli scandali di Lazio, Lombardia, Campania, Margherita, Lega Nord insegnano che in politica la mancata trasparenza cela spesso ruberie e malversazioni. Su questo – la poca trasparenza – esiste tra i partiti umbri una specie di difesa ad oltranza della propria autonomia e della propria riservatezza. Oliviero Dottorini di Italia dei Valori è comunque disposto a rendere noto come abbia utilizzato quei 22.000 euro (su un totale di contributo di 38.400) ricevuti dalla Giunta. La Gazzetta di Foligno sarebbe onorata di ospitare la pubblicazione di tali fatture. Chi controlla tutte queste spese? Per ora il presidente del Consiglio regionale Eros Brega è depositario delle fatture, sulle quali, si presume, esercita una verifica. Per rafforzare tale controllo a partire dall’anno prossimo, si dovrebbero coinvolgere – la legge relativa è già stata approvata dalla commissione statuto – revisori contabili esterni scelti dall’albo dei commercialisti. Ai trenta consiglieri regionali che costano già una tombola (4,6 milioni) la Regione garantisce ulteriori fondi e benefici, come più di 900.000 euro per i collaboratori-portaborse. Almeno si pretende che i soldi di tutti siano utilizzati in modo ineccepibile.
VUS: più soldi al presidente
Il capogruppo del Popolo delle libertà a Spoleto Carlo Petrini, in un’interrogazione al Sindaco Benedetti, chiede se sia giustificabile e opportuno aumentare l’indennità del presidente della VUS. Nell’ultima assemblea dei Sindaci, oltre all’elezione di Maurizio Salari, si è deliberato l’aumento (da 30.000 a 40.000 annui? La delibera ancora non è ufficiale) del corrispettivo dovuto al nuovo presidente VUS. Ora ci sarà comunque un risparmio nel Consiglio di amministrazione, considerato che gli altri due membri sono dei dipendenti della società pubblica. Per gli spoletini, dopo il danno (mancata elezione del concittadino Dionisi), la beffa, l’aumento dell’indennità per un folignate.
Quella sponsorizzazione della VUS
Tra le fatture pagate della VUS quest’anno, c’è n’è una pagata all’associazione culturale spoletina il Borgo. 800 euro per sponsorizzare la cena sotto le stelle che si svolge a Spoleto in agosto. Serve la pubblicità di questo tipo a un’azienda pubblica, che eroga servizi e non vende prodotti di consumo? Non crea un precedente, invitando altre associazioni a farsi sostenere finanziariamente le proprie iniziative da VUS?
FILS: una grana dietro l’altra
In agosto il sindaco Mismetti ha annunciato che Stefano Mattioli da presidente della società comunale FILS diviene amministratore unico e che Fernando Fucinese è il nuovo presidente del rinnovato collegio dei revisori dei conti. Fin qui sembrerebbe tutto in regola o tutto liscio, ma non è così. Fucinese – che è anche tesoriere dell’ente Giostra Quintana – ha ricoperto in precedenza la carica di vice-presidente della stessa FILS e quindi potrebbe trovarsi a controllare atti e decisioni che lui stesso ha contribuito ad adottare. A Foligno in caso di Fucinese che duplica cariche di interesse pubblico non è isolato. Infatti più di un commercialista è chiamato da un incarico all’altro con disinvoltura. Un vizio da estirpare. Non avrà forse ragione Graziano Angeli, giovane consigliere comunale del PD, quando lamenta l’eccessiva invadenza dei soliti personaggi?
Satellite per vedere dove vanno le auto comunali
Siamo arrivati anche a questo: tenere sotto controllo a rotazione le auto di servizio del Comune di Foligno. Sono escluse quelle a disposizione di Sindaco e assessori. Protesta per questa esclusione il sindacalista interno Andrea Russo (Uil), che si chiede anche se “i risparmi ipotizzati potranno compensare i costi sostenuti per il noleggio di tali dispositivi”, che si servono della tecnologia satellitare.
© Gazzetta di Foligno – GIANCARLO ANTONELLI