Wrooooom! Crolla anche il muro dei 54 secondi
È stato un bellissimo gran premio di Formula 1 quello andato in scena all’autodromo Formica-Giusti di Foligno. No, non ci siamo sbagliati, perché quello a cui abbiamo assistito domenica non è stata una Quintana, ma una gara di velocità vera e propria, dove i dieci portacolori non hanno fatto altro che sfidarsi a suon di record per tutta la tenzone, sebbene i “fuochi d’artificio”, come un autentico GP che si rispetti, siano stati fatti segnare nella prima frazione, quando le “gomme” erano ancora “fresche” per tutti i binomi e le “coperture” facilmente sottraibili all’incipiente degradamento. Complessivamente, in tutta la giostra, per ben dieci volte i tempi fatti registrare sono scesi sotto il precedente record di 54”36, detenuto da Massimo Gubbini su Scala Minore e frantumato dal Gagliardo del Rione Ammanniti, Diego Cipiccia, su Tirisondola con un mirabolante 53”79, seguito a stretto giro di posta dallo stesso Croce Bianca con Scarponi su Big More con 53”91, che poi ha completato l’opera facendo segnare altre due “pole”, scendendo sempre sotto la soglia dei 54” (53”99 e 53”89). La frenesia nei box fra una manche e l’altra era palpabile, con i “meccanici” impegnati nel trovare l’assetto migliore fra binomi macchina-pilota. E come ogni gran premio che si rispetti, le similitudini non finiscono qui, visto che a spuntarla, per la ventunesima volta, è stata una livrea dai colori rossi. Per tutti gli altri scesi in gara, a cominciare da Giotti ed Ammanniti, in attesa di potersi rifare in occasione delle celebrazioni del 2013 per i 400 anni, la magra consolazione che possa rivelarsi di buon auspicio almeno per la conclusione del mondiale di F1 di novembre, quello vero. Alonso e i ferraristi, vivamente, lo sperano.
© Gazzetta di Foligno – ALESSANDRO BUFFI PROIETTI