Foligno in pellegrinaggio alla grotta di Lourdes
Sull’antica via tolosana, che i pellegrini medievali provenienti dall’Italia percorrevano per andare a Santiago de Compostela, il pellegrino di oggi incontra il santuario di Lourdes. Qui la Vergine apparve nel 1858 a Bernadette, e vi si rese incontrabile nei segni lasciati dalle sue manifestazioni. Nella grotta rimane la memoria dell’evento. Il pellegrino, entrandovi, nei gesti rituali e nelle immagini proposte, lentamente si spoglia del vecchio e rinnova lo spirito. L’acqua disseta e purifica, simbolo del lavacro interiore. La grande possibilità di confessarsi, di pregare, di meditare, stimola al rinnovamento, mentre da ogni parte le immagini ripetono un messaggio incessante: per Maria a Gesù. Anche la grande processione eucaristica e quella serale con i flambeaux, offrono un’esemplare possibilità di partecipare e di manifestare la propria fede. A Lourdes non c’è il fascino delle splendide cattedrali: ma c’è la vita del popolo, c’è la Chiesa che accoglie e insegna, che spera e prega. È sbagliato pensare Lourdes come il luogo della sofferenza. Piuttosto è il luogo della purificazione, della misericordia e soprattutto di un bene sperimentato che si desidera raccontare quando si ritorna. Il pellegrino non fa tanta strada per un futuro lontano, ma per una gioia presente. Perché adesso è pienamente capace di percepire quello che di solito il mondo non fa sentire, la presenza viva del Risorto. A Lourdes, come a Santiago, si va anche per chiedere. Ed è con questo spirito che la Diocesi ha accolto l’invito del suo Vescovo a recarsi pellegrina alla grotta di Lourdes. Per Mons. Sigismondi il 2013 si annuncia come un anno di grazia e d’impegno per tutta la Chiesa locale, un anno importante per proiettarsi nel futuro, tracciato da grandi punti di riferimento: la conclusione della Visita Pastorale, i 300 anni dell’Incoronazione della Madonna del Pianto Patrona di Foligno, l’indizione dell’Anno della fede, la ricorrenza del cinquantesimo anniversario dell’apertura del Concilio Vaticano II, il Sinodo dei vescovi sulla nuova evangelizzazione. L’intreccio di questi eventi e il convergere di queste ricorrenze rappresentano, per la Chiesa, un’occasione preziosa per rinnovare l’impegno ad educare alla fede e per trovare nuove strade che dicano agli uomini e alle donne di oggi, ai giovani soprattutto, la speranza di un’esistenza resa più piena se illuminata dalla Parola di Dio. Il Concilio stesso, che ci appare oggi come una grande meditazione della Chiesa su se stessa, sollecita la comunità cristiana locale a interrogarsi sulle capacità di rispondere ai problemi e alle attese più profonde del nostro tempo e del nostro territorio. Ecco, in questi giorni alla grotta di Lourdes, i numerosi pellegrini che hanno accolto l’invito del Vescovo Gualtiero, stanno chiedendo a Maria che aiuti la Chiesa di Foligno a coniugare l’esperienza di fede con la vita. Maria, infatti, nella sua povertà e umiltà, è per la Chiesa e per ogni credente – ricorda il Vaticano II – il modello più alto per comprendere che cosa significhi seguire Cristo per la sua strada, accoglierlo nella propria vita, vivere alla sua sequela.
© Gazzetta di Foligno – ANTONIO NIZZI