La strada e la via: la prima mostra mercato della Valle del Menotre
Si è svolta dal 6 all’8 luglio nel castello di Scopoli la prima mostra mercato per, nella e della Valle del Menotre, organizzata all’interno della Sagra del mangiar sano curata dall’associazione sportiva di Scopoli. Luca Foglietta, l’attuale presidente dell’associazione, ha ricordato in apertura il predecessore, Roberto Pescetelli, venuto a mancare due anni or sono: alla sua creatività e al suo impegno per la Valle si deve l’idea di questa mostra mercato. Questo progetto, come ha ricordato il professor Pierluigi Mingarelli, è stato concepito come strumento per dare un volto e una voce alla Valle del Menotre, che dopo la ricostruzione post-terremoto si trova in dialogo con i punti nodali e gli interrogativi che i lavori della nuova statale 77 pongono. Le idee che nascono dall’impegno dei soci dell’associazione possono far convivere insieme quelli che apparentemente sono due modus vivendi totalmente diversi: la strada veloce – che collega rapidamente città lontane e taglia le montagne senza attraversare i piccoli paesi – e la via lenta – che segue un corso magari più tortuoso ma permette, a chi si ferma, di ammirare i tesori incastonati dal tempo e dalla creatività dell’uomo lungo il corso del fiume Menotre -. Per fare in modo che la strada veloce non travolga la via lenta esiste un’opportunità: conoscere le potenzialità, la storia e la geografia della Valle del Menotre. La mostra mercato si pone come simbolico strumento a più corde, che chi abita questa zona e vuole valorizzarla deve imparare a suonare, perché quanti transitano lungo la strada possano restare affascinati dalla via tortuosa e lenta e dalla sua particolare armonia fatta di antiche vestigia e spunti di contemporaneità. Ecco dunque che a fianco dei banchi degli espositori di prodotti alimentari tipici e dell’artigianato locale, hanno trovato posto anche alcune tele del maestro Ernando Venanzi e un concerto della corale della Valle del Menotre. Sono state inoltre organizzate, con la collaborazione del professor Alberto Melelli, delle conferenze per conoscere e ri-appropriarsi delle radici autentiche del territorio: geografia e storia della valle del Menotre, a cura di Assunta Maggi e don Luciano Gregori; cerealicoltura e norcineria, con interventi di Agostino Lucidi e Ivo Picchiarelli; cucina e ricette tradizionali, con una ricerca presentata da Rita Fanelli Marini. Due elementi interessanti sono emersi dai vari interventi: la valorizzazione e il rispetto per i ritmi della natura, che armonizza i suoi prodotti e li impasta con paziente attesa e l’attenzione alla storia e alle tracce delle storie lasciate dal tempo lungo la via. Queste due piste di riflessione sono anche buoni antidoti per un oggi in cui il senso del tempo divenuto fluido e a-storico sta condizionando i ritmi di vita divenuti in alcuni casi virtuali e a volte incompatibili con l’ambiente. La presenza e l’impegno di molti giovani al fianco degli adulti in ascolto delle tradizioni passate è il profilo migliore che ritrae la vitalità e la pluriformità della Valle del Menotre, che potrà affrontare il futuro solo se saprà prestare attenzione e cura alle proprie radici.
© Gazzetta di Foligno – STEFANIA CATARINANGELI