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FOLIGNO 1872: Il primo circolo giovanile cattolico

Sono 140 gli anni dell’Azione Cattolica di Foligno. Li ricorda una Mostra di particolare interesse storico che l’Associazione diocesana ha inaugurato domenica scorsa presso l’Istituto San Carlo, alla presenza del Presidente nazionale Franco Miano e di una rappresentanza delle diocesi umbre, quasi a riconoscere il merito che Foligno ha avuto nel promuovere il primo circolo giovanile cattolico della regione. Il Circolo San Feliciano si costituì il 17 marzo 1872, con la richiesta di aggregazione alla Società della Gioventù Cattolica, ma fu costretto a chiudere dopo qualche mese per la scomposta reazione degli anticlericali e dietro “consiglio” del Sottoprefetto. Tempi duri per i cattolici di Foligno, pervasi in quegli anni da un sentimento di sconforto e di chiusura. Più lunga e gloriosa vita avrà, invece, l’Istituto San Carlo per l’educazione dei ragazzi, che, fondato nel 1888, cercherà sempre di armonizzare la formazione religiosa e morale con la preparazione civica e sociale della gioventù. Affondano qui anche le radici dell’Azione Cattolica, che – come oggi la conosciamo – si sviluppa a Foligno dopo la prima guerra mondiale. Nel 1919 nasce la Gioventù Femminile Cattolica Italiana e l’Unione fra le donne cattoliche, nel 1926 l’Unione Uomini Cattolici, nel 1937 la Fuci. La Mostra ne ricostruisce la storia: dal fascismo alla guerra, dal ’48 al Vaticano II, passando per gli anni della massima organizzazione, quando nel 1954 l’Azione Cattolica diocesana raggiunse i cinquemila iscritti. Persone e programmi, idee e iniziative, volti e cifre aiutano a leggere un secolo di storia religiosa della nostra città. Storia ecclesiale e insieme civile. Basta sfogliare il registro delle firme di presenza – sono migliaia! – ai campi-scuola della Casa della gioventù di Rasiglia, per capire quanto la città dovrebbe dirsi riconoscente per l’impegno formativo dell’Azione Cattolica verso i ragazzi e i giovani di quegli anni. E questo a prescindere dalle diverse scelte operate poi nella vita adulta da quanti ebbero allora la fortuna di partecipare a quelle formidabili esperienze estive. Senza la consapevolezza storica di ciò che è stato il movimento del laicato cattolico nella storia locale, manca la possibilità di raffrontare e verificare il nostro modo di vedere oggi la Chiesa, il laicato e le sue forme organizzative, l’impegno religioso e quello civile. Memoria storica e capacità di confrontarsi con uomini, donne e giovani che ci hanno preceduti sono due ragioni che raccomandano già una visita alla Mostra. La conoscenza della storia può contribuire a capire meglio che cosa può essere il laico cristiano oggi. Da questo confronto col passato può nascere una ricchezza di propositi, di maturità, di attività per il presente. Gruppi isolati e itinerari formativi improvvisati rischiano una vita asfittica, se non si collegano ad un cammino formativo che è prima e va oltre. L’Azione Cattolica per la sua popolarità è figlia del suo tempo. E la Mostra attesta che i tempi di oggi non sono più ostili e refrattari di quelli passati. Sempre che si abbiano la capacità di educare e la gioia di trasmettere la fede.

© Gazzetta di Foligno – ANTONIO NIZZI

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