L’Eminenza di Foligno
Il Papa Benedetto XVI ha creato Cardinale mons. Giuseppe Betori
Sua Eminenza Mons. Giuseppe Betori è stato promosso alla dignità cardinalizia, è stato quindi chiamato a collaborare direttamente con il Santo Padre per la cura quotidiana della Chiesa Universale. Si tratta di un evento straordinario e di assoluta rilevanza, un riconoscimento alla fede, alla cultura, all’intelligenza e all’impegno del nostro illustre concittadino.
Che cosa comporta l’imposizione, da parte del Sommo Pontefice, della berretta cardinalizia “rossa come segno della dignità del cardinalato, a significare che dovete essere pronti a comportarvi con fortezza, fino all’effusione del sangue, per l’incremento della fede cristiana, per la pace e la tranquillità del popolo di Dio e per la libertà e la diffusione della Santa Romana Chiesa“?
È facile immaginare le tante sfaccettature e l’immensa delicatezza del compito al quale Mons. Betori è stato chiamato, ma forse qualche dato può sostanziare in modo ancora più accurato le nostre immediate percezioni. L’Arcivescovo di Firenze, ricevendo l’anello cardinalizio (“segno di dignità, di sollecitudine pastorale e di più salda comunione con la Sede di Pietro“), è uno dei 213 cardinali presenti oggi in tutto il mondo. Se si considera che a 80 anni di età si perde il diritto di eleggere il Romano Pontefice e quindi anche quello di entrare in Conclave, il numero dei porporati elettori scende a 125. Mons. Betori è membro di questo ristrettissimo gruppo, di cui fanno parte solo 52 italiani (22 ultraottantenni e 30 elettori): con i suoi 65 anni di età – festeggia infatti il compleanno proprio in questi giorni, essendo nato il 25 febbraio 1947 – è l’italiano più giovane all’interno del collegio cardinalizio. I numeri hanno il dono della sintesi e della suggestione, non occorrono ulteriori spiegazioni.
Foligno ha voluto essere in Vaticano con una nutrita presenza di familiari, amici e rappresentanti delle istituzioni, con il Vescovo Sigismondi e il Sindaco Mismetti in testa, a manifestare con orgoglio e affetto la gratitudine e la gioia dell’intera comunità cittadina, che si stringe emozionata e riconoscente attorno al Cardinale. La Gazzetta intende sottolineare con tanti approfondimenti e testimonianze uniche l’eccezionale valore di questo evento, che si inserisce nella storia di prim’ordine della nostra città.
Don Giuseppe, e penso che a lui non dispiaccia essere ancora chiamato così da queste parti, è stato da sempre un punto di riferimento per i tanti giovani che soprattutto al S. Carlo sono cresciuti nella vita e nella fede cristiana grazie al suo apostolato. Pur con complessità di situazioni e responsabilità diverse, me lo immagino muoversi in questo nuovo incarico con la stessa autorevolezza, con la medesima umanità e sapienza che lo hanno sempre contraddistinto.
L’augurio è quello di onorare con la propria vita l’affascinante e faticoso ministero al quale è stato chiamato, nella fedeltà a Colui che “guida per il giusto cammino“.
C’è poi una certezza sulla quale siamo pronti a scommettere: la comunità folignate non farà mai mancare il proprio affettuoso sostegno nella preghiera. Ad maiora, Eminenza!
© Gazzetta di Foligno – ENRICO PRESILLA