Premio bontà 2012

Carità e solidarietà di una famiglia

Il Premio della Bontà 2012 ai coniugi Mariotti

Domenica 29 Gennaio presso la Cattedrale di San Feliciano è stato assegnato “Il Premio della Bontà”, istituito dalla Gazzetta di Foligno e giunto alla sua 48° edizione. La premiazione, animata dal Coro Canticum Novum di Solomeo magistralmente diretto dal maestro Fabio Ciofini, è stata conferita con profonda gioia ai coniugi folignati Luca Mariotti e Marta Picchiò, i quali da tre anni insieme ai loro bambini sono in missione a Barnaul in Siberia, come responsabili della Caritas locale, facente capo all’Amministrazione Apostolica della Siberia occidentale dei latini.
Presenti all’assegnazione del 2012 il Vescovo S.E. mons. Gualtiero Sigismondi, il vicario generale mons. Gianni Nizzi, il dott. Leonello Radi e il diacono Mauro Masciotti, direttore della Caritas diocesana di Foligno, con cui la famiglia Mariotti condivide la testimonianza dell’amore di Cristo mediante il servizio verso le famiglie in difficoltà.
I lettori della Gazzetta già conosceranno il caso di Alesia, una giovane mamma siberiana affetta da un tumore, che non poteva curare a causa delle ristrettezze economiche, e di come Luca Mariotti si sia rivolto alla Caritas diocesana di Foligno, creando una rete di solidarietà a favore di questa giovane donna. In quell’occasione il direttore della Caritas Diocesana accolse l’appello di Luca, raccogliendo i fondi necessari per operare Alesia; da lì nacque l’idea di un gemellaggio con la Caritas di Barnaul. Lo Statuto stesso della Caritas Italiana chiede, infatti, “di farsi carico, in termini concreti ed educativi, anche di altri destinatari oltre la propria comunità ecclesiale”. “Questo premio – sostiene Masciotti – rafforza il gemellaggio nato tra le due Caritas, che si fonda sul rapporto di comunione fraterna e che vuole concretizzarsi in un progetto umanitario che Caritas Italiana intende sostenere: la creazione di una casa-famiglia per le ragazze madri siberiane in difficoltà”. “In questo tempo di lavoro – raccontano Luca e Marta – ci stiamo rendendo conto che la situazione della famiglia nella città di Barnaul, e forse nell’intera Russia, è veramente difficile. Emerge l’importanza e l’urgenza del progetto della casa di accoglienza in grado di ospitare le famiglie che si trovano in situazioni di povertà morali e materiali, al fine di aiutare i genitori a prendersi cura dei propri figli. Crediamo che il nostro servizio – concludono – annuncia soprattutto l’amore di Dio Padre a queste persone. Ciò non aiuta solamente la vita interiore di coloro che sono in difficoltà, ma ha un riscontro decisivo anche nella vita materiale delle famiglie, che possono trovare nuova forza e speranza per affrontare i problemi quotidiani e realmente amare i propri figli, perché solo se ci sentiamo amati possiamo a nostra volta amare”.

© Gazzetta di Foligno – FLORA CASCELLI

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