La questione Variante-Sud
Dopo il dibattito sugli anelli della Quintana (se ridurne il diametro o meno), un altro anello turba i sonni di molti folignati e alimenta un dibattito in città, tra forze politiche e comitati di cittadini. È l’anello di strade che dovrebbe chiudere Foligno da nord (Variante-Nord) e da sud (cosiddetta Variante-Sud). A sollevare la discussione il progetto della Variante-Sud, i cui lavori devono ancora iniziare, alimentato da un Consiglio comunale aperto della scorsa settimana. In sintesi, il progetto parte dal Piano Regolatore Generale (1997), che aveva previsto il completamento di una strada comunale che collegasse le principali frazioni a sud di Foligno, da Sterpete a Borroni, ricongiungendosi con la Flaminia. Nelle intenzioni della Giunta Comunale di allora (sindaco Salari) era prevista la “chiusura” della città di Foligno a sud e a nord con le due varianti, con un anello che avrebbe anche delimitato il limite massimo dell’espansione edilizia cittadina. Il progetto è stato modificato nel 2005 con lo spostamento della Variante di 800 metri più a sud e la modifica del percorso, modifica che ha sollevato le proteste di un comitato di cittadini formatosi appositamente. Tra le azioni stigmatizzate, anche la mancanza di comunicazioni in merito e la conseguente mancata partecipazione della cittadinanza. Ma il Sindaco Mismetti, intervenuto al Consiglio comunale aperto, ha risposto che dopo un iniziale periodo di silenzio il progetto era stato discusso in incontri partecipati. Inoltre ha voluto fugare ogni sospetto ribadendo che effettivamente, seppure spostato più a sud e interessando una maggior porzione di territorio agricolo, il progetto della nuova strada non permetterà la costruzione di nuovi edifici nelle campagne. Ad oggi, però, non è certa l’attuazione del progetto, poiché la strada avrebbe dovuto essere collegata alla più ampia opera della società pubblica Quadrilatero, che sta costruendo la nuova SS77 Val di Chienti, ed è incerta la disponibilità e la destinazione di ulteriori fondi (di provenienza CIPE). A protestare maggiormente un comitato Variante-Sud, formato di cittadini delle frazioni interessate (con Cave in testa), e la sezione di Cittadinanzattiva locale, i quali denunciano l’impatto ambientale e di vivibilità della nuova opera, con conseguenti gravi disagi per gli abitanti, oltreché la sostanziale inutilità nel perseguire l’obiettivo di snellire e velocizzare il traffico cittadino in entrata (il percorso prevederebbe un numero eccessivo di rotatorie, a detta di alcuni promotori del comitato). Durante il dibattito è avvenuto anche un piccolo “incidente diplomatico” tra l’ex-sindaco di Bevagna Enrico Bastioli, ora consigliere provinciale, e l’assessore Salvatore Stella, poiché l’ex-sindaco ha chiesto un tavolo di trattativa sull’opportunità di destinare i fondi necessari (se arriveranno) alla costruzione di una strada provinciale che colleghi la zona industriale sud di Foligno alla zona di Bevagna e Cannara, in luogo della Variante-Sud definita utile solo al Comune di Foligno. Una piccola “guerra” non dichiarata tra Bevagna e Foligno?
© Gazzetta di Foligno – MARCO COLABRESE