Un albero di Natale futurista
A Natale Foligno si propone alla cittadinanza regalando nuove suggestioni rispetto alle tradizionali illuminazioni natalizie: presso Corso Cavour con l’iniziativa “La Matematica illumina il Natale” e in Largo G. Carducci con un’istallazione di ispirazione futurista realizzata per iniziativa del Comune e della Cassa di Risparmio di Foligno.
L’opera è tratta dal quadro “La Vita” (1930) della pittrice futurista folignate Leandra Cominazzini Angelucci, Foligno 1890-1981. L’iniziativa – dichiara Denio D’Ingecco, Presidente della Cassa di Risparmio – vuole richiamare l’attenzione della società civile e delle istituzioni sulla necessità di riscoprire il ruolo che Foligno ha avuto nella diffusione del pensiero futurista. La città di Foligno, negli anni del futurismo, vide la presenza oltre che della pittrice Leandra Angelucci Cominazzini, anche della tipografia Campitelli, che stampò moltissime opere di artisti futuristi, tra cui Filippo Tommaso Marinetti, sua moglie Benedetta, l’arch. Virgilio Marchi e il poeta Luciano Folgore. Presenze da non trascurare, anche alla luce dei più recenti studi condotti sul futurismo in occasione delle celebrazioni del 2009 relative al primo centenario del Manifesto Futurista.
Il merito della ideazione e direzione artistica di questa innovativa istallazione situata presso Largo Carducci va a Massimo Angelucci Cominazzini, regista, sceneggiatore e professore all’Accademia di Belle Arti di Macerata, nipote della pittrice folignate.
L’istallazione, che occupa uno spazio di circa 100 mq di base per circa 4m di altezza, rappresenta un dettaglio del quadro “La Vita”, e comprende parti che richiamano elementi figurativi legati all’origine della vita: il fiore rosso, probabilmente una bignonia il cui significato simbolico è fortuna e prosperità, e le piramidi, considerate il tramite per l’ascensione verso il cielo, luogo di sepoltura e rinascita per i faraoni egizi, nel loro significato di presenze che tendono al Signore come i Re Magi, o forse di alberi natalizi propiziatori ai quali manca una stella che l’uomo, riconoscente, accenderà.
© Gazzetta di Foligno – FRANCESCA FLICIETTI