Le “Feste a Palazzo” quest’anno sono dedicate al design
La storia e gli obiettivi della manifestazione nelle parole di Rita Rocconi e di Elisabetta Piccolotti
Al centro Elisabetta Piccolotti e Rita Rocconi ai lati i proprietari del piano nobile di Palazzo Trasciatti Giuliano Fiata e Tiziana Bonafede
Da ormai sei edizioni Rita Rocconi è l’anima e la mente di un evento che porta i Folignati nelle dimore del centro storico cittadino. “Festa a Palazzo”, questo è il nome della manifestazione, ogni anno propone un ciclo di conferenze dedicate ad una diversa arte, e visite guidate nei palazzi della città. Abbiamo incontrato Rita Rocconi per parlare dell’evoluzione di questo evento, quest’anno dedicato al design, che ha portato a Foligno grandissimi nomi e che ha consentito a centinaia di concittadini di conoscere edifici, molti dei quali privati come per esempio Palazzo Trampetti, Palazzo Trasciatti oppure Palazzo Barbetti Clarici (sede del comando dei Carabinieri).
Al nostro incontro partecipa anche Elisabetta Piccolotti, assessore alla cultura del Comune di Foligno, che tiene a sottolineare il valore culturale della manifestazione:- “Festa a Palazzo” è un appuntamento culturale che permette a tutti di avere accesso a una circolazione di idee e di contenuti di qualità nazionale e internazionale – commenta l’assessore Piccolotti – Avere famosi designer nei nostri palazzi storici è importante per tutti i cittadini, sia per gli appassionati sia per i curiosi. Inoltre, con questa iniziativa, arricchiamo l’offerta anche per i turisti presenti sul territorio che in questo periodo potrebbero non trovare eventi di richiamo. E poi va ricordato che la manifestazione offre l’occasione ai folignati di visitare luoghi altrimenti chiusi al pubblico. Una città che vuole fare promozione culturale deve conoscere se stessa”.
A questo punto formuliamo una serie di domande a Rita Rocconi. Quali sono gli intenti di questo evento?
Foligno è considerata “la città dei palazzi”. Così la definisce, per esempio, il Prof. Vittorio Casale. Nel centro storico sono presenti ben 120 palazzi e il Trinci viene considerato, per bellezza e importanza, alla stregua di “Palazzo dei Diamanti” di Ferrara. Gli edifici storici folignati hanno inoltre un’altra caratteristica: sono stati costruiti principalmente dalla borghesia mercantile tra il ‘500 e il ‘600. Il progetto si innesta in questo patrimonio, che molti folignati non conoscono. Gli obiettivi si possono riassumere così: uno a lungo raggio mira a sviluppare un turismo culturale per la città e l’altro a breve termine, punta a creare nei folignati una consapevolezza di questa grande ricchezza. Dall’anno scorso inoltre il progetto si è allargato anche ad altre città dell’Umbria. Nel 2010, per esempio, ci saranno anche Montefalco e Perugia.
Come si organizza un evento rivolto al pubblico in ambienti normalmente chiusi alle masse?
I privati proprietari dei palazzi mettono a disposizione gli spazi rendendo fruibile e accessibile un grande patrimonio; per esempio quest’anno la famiglia Fiata ha concesso venerdì scorso di far visitare Palazzo Trasciatti a Foligno mentre la Famiglia Covaccioli di Montefalco, concederà sabato 27 novembre la fruizione pubblica del quattrocentesco “Palazzo Senili” a Montefalco. Non tutti i proprietari però sono d’accordo.
Hai mai pensato di legare queste manifestazione ad altre iniziative?
Mi piacerebbe una collaborazione con “Segni Barocchi” e “I primi d’Italia”.
Parliamo delle passate edizioni.
Nel 2003, un anno di prova, ho iniziato con la musica, in collaborazione con gli “Amici della musica”, che hanno proposto i concerti, mentre io ho scelto le sedi. Il secondo anno sono passata alla letteratura, in collaborazione con la “Libreria Carnevali”. La terza edizione, dedicata all’architettura, ha visto un enorme successo di pubblico e la partecipazione di Mario Botta, che aveva appena restaurato la Scala di Milano, e Massimiliano Fuksas, che annunciò la realizzazione della Chiesa di San Paolo. Il quarto anno fu dedicato al cinema con un evento inaugurale veramente d’eccezione, quale la conferenza del regista holliwoodiano Taylor Hackford (“Ufficiale e gentiluomo”, “L’avvocato del Diavolo” e “Ray”), accompagnato da sua moglie Hellen Mirren, mentre per la V edizione ci siamo spostati anche in altre città con due appuntamenti a Foligno e gli altri tra Spoleto, Assisi, Trevi, Bevagna e Spello e l’arte prescelta è stata di nuovo l’architettura.
E per il 2010?
Sono tornata al mio primo amore: il design. Tra gli ospiti di quest’anno infatti anche i curatori della mostra su Gavina al Museo d’arte Moderna di Bologna (fino al 26 dicembre), Elena Brigi e Daniele Vincenti.
Inoltre per questa edizione sono stata contattata dalla Fondazione Umbra per l’Architettura di Perugia e per la prima volta, “Feste a palazzo” godrà del patrocinio e del contributo della Provincia di Perugia. Colgo qui l’occasione per ricordare tutti quelli che hanno creduto in questo evento come il Comune di Foligno, la Fondazione Cassa di Risparmio di Foligno e in particolare Alberto Cianetti, l’istituto tecnico Commerciale per il Turismo “F. Scarpellini”, il Comune di Montefalco e la Camera di Commercio. Ricordo inoltre che “Feste a Palazzo” si svolge con il patrocinio del Ministero dei Beni Culturali, Club UNESCO, Associazione Amici dell’Arte e dei Musei Umbri, in collaborazione con Abati, Banca Mediolanum, Cornacchini srl, Fulginart e Ekpharasis un’associazione di giovani storici dell’arte che curano le visite all’interno dei palazzi con il coordinamento di Marta Onali e David Lucidi.
© Gazzetta di Foligno – ILARIA CORESI