Crescere nel confronto e nella conoscenza consapevole
Lo scorso 18 novembre si è tenuta a Foligno la prima delle quattro conferenze di formazione del progetto “Cittadini del mondo 2011-2012”, inserita nell’area tematica “Salvaguardia del Creato & Accoglienza”. In apertura dell’incontro il professor Roberto Incatasciato, in qualità di tutor del corso e di moderatore, ha posto l’attenzione sulla necessità, soprattutto per gli educatori, di indagare le dinamiche sottese alla diffusione delle informazioni e delle conoscenze. Per questo motivo è stata invitata ad intervenire la dottoressa Sara Segatori, giornalista Rai per il TG3, che ha illustrato le modalità attraverso le quali la notizia televisiva viene costruita – spesso grazie anche all’utilizzo delle informazioni circolanti sul web, con il diretto contributo dei cittadini – spiegando che essa non può prescindere oggi dall’obiettivo immediato di catturare l’attenzione del pubblico, ma che questo non impedisce di costituire un servizio fondamentale per la società. A tal proposito Elio Tortorini, cameraman del gruppo Mediaset, ha mostrato un estratto delle riprese effettuate durante la recente rivolta in Libia, fornendo un toccante esempio di come l’informazione televisiva possa costituire un vero e proprio atto di denuncia.
Se da un lato i meccanismi dell’informazione di oggi contribuiscono alla globalizzazione, dall’altro è pur vero che rimane aperta la sfida dell’accoglienza del diverso, soprattutto nell’ambito scolastico, come ha puntualizzato nel suo articolato intervento Floriana Falcinelli, docente di Didattica Generale all’Università degli Studi di Perugia. La professoressa, partendo dal concetto-chiave di persona, ha sottolineato come ogni singola identità si realizzi pienamente solo nella relazione con l’altro diverso da sé, in particolare se inserita in una comunità che persegue un bene collettivo. Educare all’accoglienza significa, dunque, promuovere atti volti a far crescere l’autonomia individuale in un contesto di confronto costruttivo, nel quale diventa importante sperimentare che la libertà acquisisce valore se finalizzata al raggiungimento di determinati obiettivi, contemplando la presenza di rinunce e di sacrifici. Un simile processo implica che il docente guidi l’alunno nell’acquisizione delle “competenze di cittadinanza”, comprendenti la capacità di problematizzare le situazioni e di interpretare criticamente le informazioni. I nuovi media determinano la diffusione di notizie condivise da un gruppo, facendo passare in secondo piano l’autorevolezza della fonte, spesso sconosciuta, ma allo stesso tempo aprono possibilità inedite all’accoglienza dell’altro, che – entrando nella rete – partecipa ad un dialogo collettivo.
Come è emerso anche dagli interventi di alcuni docenti che hanno preso parte al dibattito, gli spunti di riflessione emersi durante gli interventi risultano assai numerosi e ricchi di interesse, costituendo una buona premessa per le prossime conferenze di formazione del progetto.
© GAzzetta di Foligno – ALESSANDRA CAMPANALE e EMANUELA CECCONELLI