GMG, il viaggio spagnolo dei giovani folignati
Si parte! L’avventura dei giovani folignati, accompagnati da fr. Adriano, don Roy e don Gianni inizia ad un orario insolito e in un posto particolare. Sono i vespri, presieduti a San Giovanni Profiamma alle 22 dell’11 agosto da don Gigi Bonollo, a dare avvio al pellegrinaggio verso Madrid. Per riscoprirci radicati in Cristo andiamo alle origini della fede dei folignati, nell’antica Forum Flaminii, patria del nostro evangelizzatore Feliciano. I nostri cuori aspettano con gioia e curiosità l’inizio della Giornata Mondiale della Gioventù e i nostri zaini, seguendo l’indicazione del Vescovo, sono il più possibile scarichi di cose inutili e ingombranti, per far spazio alle tante esperienze nuove e alle sorprese che Madrid ci riserverà. La prima sosta è a Girona, in Catalogna: l’accoglienza è subito spartana, ma questo ci consente di passare più tempo insieme, nella grande palestra dove dormiamo in centinaia! Dopo una giornata passata a Barcellona (tra l’altro, la Sagrada Familia di Gaudì, recentemente dedicata dopo un secolo di lavori, sebbene sia incompleta è magnifica!), il 15 agosto salutiamo la Catalogna e ci dirigiamo verso Madrid: una città bella e maestosa nel bel mezzo di un vero e proprio deserto. Altra palestra per noi, destinati a Villanueva del Pardillo, ma gli efficientissimi trasporti madrileni ci fanno essere in centro in un batter d’occhio. Intanto le catechesi del mattino si susseguono, offrendo stimoli sempre nuovi, con i vescovi Lambiasi di Rimini, Paglia di Terni e Bassetti di Perugia. Nel pomeriggio, tra una visita e l’altra della città, hanno luogo gli eventi principali: la Messa di apertura, il benvenuto al Papa e la Via Crucis, partecipatissimi ma anche contestati da alcuni rumorosi e poco civili manifestanti. Così, tra un gazpacho e una paella, tra un omaggio alla Vergine dell’Almudena e una – profana, ma sempre emozionante – visita allo Stadio Santiago Bernabeu, si arriva al sabato. All’aeroporto militare di Cuatro Vientos il sole picchia a più non posso e l’unica acqua disponibile, con la fornitura di acqua potabile a singhiozzo, è quella che i “bomberos” (i pompieri iberici) sparano sulla folla osannante. Con l’arrivo del Santo Padre, anche la tanto desiderata acqua fa il suo ingresso: purtroppo, non in comode bottiglie da mezzo litro ma a grandi gocce accompagnate da un fortissimo vento. Il nubifragio non risparmia neanche il Papa che, divertito ma grondante d’acqua, senza abbandonare il campo sospende la celebrazione mentre i partecipanti si riparano come possono. Forse è un caso, ma durante l’Adorazione Eucaristica il vento cessa di soffiare e l’acqua di cadere. Intanto, il silenzio di due milioni di persone si fa assordante, fino alla benedizione che sembra quasi dare il via ad un nuovo temporale. Dopo una notte tranquilla scopriamo che il vento non ha danneggiato nulla, tranne – incredibile a dirsi – le cappelle per l’Adorazione, rovinando con la pioggia migliaia di ostie pronte per essere consacrate. Il Papa dà infine ai giovani il mandato per essere nuovi evangelizzatori e, al termine della Messa, invita tutti a Rio de Janeiro per la prossima GMG, che si svolgerà a luglio 2013. Lunedì 22 si riparte, con una sosta intermedia a Lourdes. Tanto per cambiare, si dorme di nuovo in terra, ma stavolta sul pavimento della basilica sotterranea di San Pio X. Una sosta provvidenziale, per riposare il corpo ma soprattutto per affidare alle cure materne di Maria i frutti della Giornata Mondiale della Gioventù. E ora che siamo a casa? Ora che abbiamo scoperto quanto siamo “radicati in Cristo e saldi nella fede” è importante che la GMG non sia una meteora. Il clima di preghiera e di intenso coinvolgimento spirituale di questi giorni deve accompagnarci nella nostra vita di fede personale e comunitaria, aiutandoci a scoprire e seguire con fiducia la nostra vocazione particolare e dando nuovo slancio al nostro impegno nella Chiesa.
© Gazzetta di Foligno – FABIO MASSIMO MATTONI