Giotti, decimo palio e stella sul petto
La magica notte della Quintana s’è tinta dei colori biancocelesti del Giotti, e il Dio Marte è rimasto a fissare Massimo Gubbini che sollevava al cielo il Palio della Sfida 2011. Il suo secondo successo consecutivo dopo quello di settembre scorso, il decimo per la contrada del neo priore Leonardo Dolci che festeggia così al meglio il suo esordio da numero uno del popolo giottino e appunta una stellina sul petto. Massimo Gubbini, campione in carica, era l’uomo da battere e stavolta i pronostici sono stati rispettati anche se, sabato sera, è successo davvero di tutto.
Riavvolgiamo il film della singolar tenzone e ripartiamo dall’inizio. Dal primo anello di otto centimetri clamorosamente mancato da Luca Innocenzi del Cassero, in sella a Torta di Mele: un colpo di scena che manda fuori uno dei tre binomi più accreditati alla finalissima. Primo bersaglio fatale anche per il veterano 46enne Gianluca Chicchini del Contrastanga. La sua Delphine Debrie s’allarga troppo sotto la statua e il lavoro d’un anno è subito compromesso. Accedono in otto alla seconda manche, resteranno poi ai box altri tre rioni. Il narnese debuttante Luca Pizzi – fresco d’ingaggio per il Badia – non riesce a mettere nella lancia il terzo anello da sei centimetri per un errore di traiettoria di Sensuality Plum, ma la performance lascia comunque ben sperare i badioli. A sbarrare la strada per la finale dello Spada è una bandierina beccata in pieno dall’aretino Luca Veneri. Tuffo al cuore per i popolani del Croce Bianca – e non solo – quando a Daniele Scarponi sino a quel momento primo nella classifica provvisoria, grazie all’eccellente prestazione della “Ferrari di Giostra” Scala Minore, sfugge il primo bersaglio da sei centimetri. Esclusione che spiana in qualche modo la strada ai diretti inseguitori di Giotti e Pugilli. Solo metà dei binomi accede alla finale, come mai accaduto nelle ultime edizioni. Resteranno solo in quattro a chiudere a punteggio pieno, con Diego Cipiccia debuttante narnese dell’Ammanniti che in sella a Tirosondola – anche lei all’esordio – finirà a soli 50 punti, dopo aver lasciato un anello appeso alla statua e atterrato una bandierina. Scala la classifica sino al quarto posto Lucio Antici del Morlupo al quale è stato affidato all’ultimo momento King Price: una serie di negatività quelle che si sono abbattute sulla contrada di Marco Bosano, ma alla fine il binomio rosanero riporta a casa tutti e nove gli anelli con una posizione invidiabile. Matteo Martelli de La Mora tenta il colpaccio e spinge al massimo la sua Catalifi, ma il copione aveva già previsto per lui il pur sempre onorevole terzo gradino del podio. Ci ha sperato sino all’ultimo Lorenzo Paci, plurivittorioso portacolori del Pugilli che dopo l’uscita di scena del binomio del Croce Bianca è stato il competitor più agguerrito di Massimo Gubbini. Con l’affidabilissima Go Betty Go gli è stato sempre col fiato sul collo ma quel mezzo secondo circa di distanza nella somma dei tempi, ha compromesso i sogni di gloria. Il finale di questo ‘film della Giostra’ vede il 27enne folignate Massimo Gubbini correre preciso e sicuro su Baccani e sfidare a testa alta il Dio Marte, in una Giostra perfetta e strameritata!
© Gazzetta di Foligno – CLAUDIO BIANCHINI