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Settimana Politica 2011-15


La TIA, il fallimento del Mattatoio, il Bilancio Ragionale ed altro nella Settimana Politica di Giancarlo Antonelli.

Piano finanziario tariffa igiene urbana non approvato
La prima commissione consiliare non ha approvato il piano finanziario TIA 2011. Ha votato contro anche Elio Graziosi del Partito democratico. Tale documento prevede il trasferimento dal 1° Aprile di 5 dipendenti della FILS alla VUS per il servizio di pulizia delle caditoie – nelle cunette per lo scolo delle acque – dal costo di 130.000 €. Altri 70.000 sono a disposizione per la pulizia straordinaria della zona industriale della Paciana. Stefania Filipponi, consigliere comunale di Impegno Civile, denuncia che senza delibera consiliare non può essere compiuto alcun atto che impegni denari pubblici. Fino al 2010 la pulizia delle caditoie era a carico del Comune, e quindi della fiscalità generale, ora è addebitata sulle bollette TIA che pagano i cittadini. Lo stesso per la  pulizia alla Paciana, dove però non risulta alcuna convenzione che Comune  e FILS per lo spazzamento dell’area industriale. Senza piano approvato dal Consiglio comunale, Impegno Civile afferma che l’onere relativo al servizio prestato dai dipendenti FILS presso VUS dovrà essere posto a carico di chi ha autorizzato il comando.

Aumento della TIA: per Mismetti è corretto
La maggiorazione della TIA (+9,6%, di cui il 4,6% a carico dei cittadini in bolletta) darà un introito di 352.000 €, cifra necessaria per coprire i costi dello spazzamento e della raccolta differenziata. Il restante 5% arriverà dal risparmio nei costi VUS e dalla razionalizzazione dei servizi, con il recupero dell’evasione. Il Comune, precisa il Sindaco, ha  destinato 300 mila € per le famiglie non in grado di pagare in toto le bollette

Filipponi contesta
Non convinta dalle argomentazioni del Sindaco, Stefania Filipponi insiste: “sono solo parole quelle di Mismetti: basti pensare che il Mattatoio è debitore di VUS, per bollette non pagate, di quasi 350.000 €. La VUS e il Comune sono ben consapevoli di non recuperare nulla, tanto che nel piano sono previsti accantonamenti generali per 346.500 € e altri 330.000 per accantonamenti per riduzioni e agevolazioni”. Sono in totale 700.000 € che gravano sui costi della tariffa igiene urbana.

Il Mattatoio fallisce
L’assemblea dei soci  – i Comuni, quello di Foligno ha il 64% del capitale –  ha autorizzato nel dicembre scorso il liquidatore a presentare richiesta di fallimento, per l’impossibilità di “liquidare in bonis le spettanze creditorie”. Lo stesso liquidatore ha comunicato che le passività superano i 4 milioni. Storia lunga quella del Mattatoio, con il colpo di grazia nell’Aprile 2010, quando il Comune di Foligno decise di non contribuire al pagamento delle utenze richiesto dalla cessionaria SQR srl, società che così rinunciò all’affitto della struttura pubblica. Ancora Filipponi censura il comportamento del vice-sindaco Romagnoli (ha la delega relativa), che “ha volutamente omesso di fornire al Consiglio comunale” le corrette informazioni sulla situazione complessiva del Mattatoio. Ma il Sindaco e il suo vice giudicano sorprendente la “meraviglia” della Filipponi. Il Consiglio comunale – scrivono Mismetti e Romagnoli – decise di avviare la procedura di liquidazione il 9 Febbraio 2010; è chiaro che questa poteva comportare l’istanza di fallimento, visto che andarono deserte due aste pubbliche per la vendita ad un privato.

Il segretario comunale Tordoni in pensione
È in pensione Mauro Tordoni, Segretario comunale del Comune di Foligno. Specie negli ultimi anni il ruolo del segretario è stato ridimensionato, sia dai poteri del Sindaco, da un lato, che del direttore generale e dei dirigenti, dall’altro. Il ruolo di controllo di legittimità degli atti amministrativi, funzione principale del segretario, è rimasto, ma l’autonomia del primo cittadino e del personale direttivo ne ha limitato i margini di manovra.

Sul bilancio regionale
Nell’aula del Consiglio regionale, prima della seduta per l’approvazione del bilancio 2011, alcuni consiglieri fumano, alla barba del divieto. Poi, quando inizia l’assemblea tutti si ricompongono e a maggioranza si approva l’atto contabile principale. Niente aumento di tasse, nonostante i trasferimenti statali diminuiti e utilizzo di fondi accantonati a riserva negli anni scorsi: sono caratteristiche di un bilancio “virtuoso”. La Regione, per necessità, ha dovuto ridimensionare le spese amministrative, unificare le società di trasporto (il Governo, con l’accordo per il federalismo, ha confermato i fondi per la mobilità regionale), ripensare al modello umbro della spesa pubblica per assicurare i servizi essenziali (prima la sanità) ai cittadini. Condivisibili le affermazioni del segretario umbro della CISL, Ulderico Sbarra: l’Umbria con la minore capacità di spesa deve “ripensare a un altro modello che garantisca la coesione sociale”. E ancora: “I grandi risparmi compatibili con il federalismo sono quelli generati dal recupero dell’evasione fiscale, dalla riduzione degli sprechi della politica e dall’abbattimento dei tempi della burocrazia”.

© Gazzetta di Foligno – GIANCARLO ANTONELLI

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