Trappola social

Ricatti a sfondo sessuale, invio e ricezione di materiale pedopornografico, modelli di riferimento sbagliati: il web nasconde sempre più insidie per i minorenni, vittime e carnefici dell’utilizzo degli smartphone

Vittime e carnefici dei social. Sono sempre più i reati che corrono sul web e che interessano i minorenni. E, sotto questo punto di vista, l’Umbria non è certo immune a un fenomeno in costante crescita. Si stima che due terzi delle indagini in mano alla Procura della Repubblica presso il Tribunale dei minorenni di Perugia riguardino proprio reati legati a internet. Truffe telematiche e cyberbullismo sono tasselli di un mosaico che comprende, sempre più spesso, vicende legate alla sfera della sessualità e della pedopornografia. Ultimamente il campanello d’allarme suona soprattutto per quanto riguarda il comportamento degli stessi minorenni, vittime inconsapevoli del loro utilizzo degli smartphone o addirittura carnefici dei loro coetanei con azioni dolose e colpose. Anche nel Folignate si registrano casi che possono rappresentare la punta dell’iceberg di un sommerso che difficilmente riesce a emergere, soprattutto perché si parla di vicissitudini che interessano minori e preadolescenti. Eclatante quello di una minorenne, finita all’interno di un’inchiesta nazionale. Adescata tramite social, la giovanissima si è vista costretta a inviare al suo aguzzino (a sua volta minorenne) materiale pornografico per evitare ritorsioni nei confronti dei genitori. Basterebbe questo per…(continua…)

di Fabio Luccioli

In foto, dall’alto in senso orario: il procuratore della Repubblica presso il tribunale dei minori Flaminio Monteleone, l’avvocato Annalisa Campagnacci e la psicologa Simona Antonelli. I tre sono intervenuti alla Gazzetta per parlare di giovani e “rischi social”

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