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Pronti ad Accogliere i profughi

Scatta a Foligno il piano di solidarietà a favore dei profughi provenienti dal Nord Africa

Potrebbero essere in tutto 75 i profughi dell’emergenza umanitaria in corso accolti nella Diocesi di Foligno. 50 troverebbero accoglienza presso il Centro Mancini ed altri 25 nella Casa della Carità di San Giacomo. Il progetto, elaborato dalla Chiese umbre in collaborazione con le istituzioni locali è, per ora, una manifestazione di disponibilità che deve trovare conferma in una decisione del Ministero degli Interni. A Foligno sarà anche il coordinamento regionale presso il Centro della Protezione Civile, ove anche la Caritas allestirà la sua sala operativa guidata dal delegato regionale Marcello Rinaldi e dal direttore della Caritas diocesana Mauro Masciotti.

“L’accoglienza”, specifica il direttore, “sarà rivolta ai soli rifugiati e non riguarderà coloro che non possono avere questa qualifica”. Non si tratta, quindi, delle decine di migliaia di tunisini già giunti in Italia ed in gran parte diretti verso altri paesi, ma di quel flusso migratorio appena iniziato che riguarda soprattutto libici, eritrei, somali, uomini donne e bambini spaventati ed affamati dalle guerre, in fuga dalle lotte che insanguinano ancora una vasta parte dell’Africa.

“Questa sofferenza che bussa alle nostre porte deve risvegliare la nostra coscienza ed essere occasione per scoprirci cristiani migliori, aprirci all’accoglienza può aiutarci a ritrovare le ragioni della nostra fede ed il senso del nostro essere comunità”. Sa bene Mauro Masciotti quante resistenze anche nella nostra città occorrerà superare per vincere i pregiudizi! E conosce anche le preoccupazioni di chi oggi conta sul supporto della Caritas diocesana, per questo ci tiene a precisare che “il progetto di accoglienza non inciderà sull’impegno profuso verso le povertà esistenti, non diminuirà l’attenzione verso tutti coloro che quotidianamente si rivolgono alla Casa della Carità”.
In un momento nel quale il quadro istituzionale deve essere chiarificato e l’opinione pubblica è bersagliata dalle strazianti immagini dei disperati che giungono sulle nostre coste, le Chiese umbre hanno lanciato un segnale di unità e di sollecitudine. Sarà ora compito di tutti noi, gruppi, movimenti, associazioni, singoli cittadini, fare la nostra piccola-grande parte, aprendo il nostro cuore e prestando le nostre mani, per quello che servirà.
Un ultimo messaggio il direttore della Caritas lo lancia a tutte le istituzioni: “ci siamo coinvolti insieme con la Regione ed i comuni, con grande prontezza, speriamo che non ci lascino soli…”.

© Gazzetta di Foligno – VILLELMO BARTOLINI

 

 

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