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Foligno si mobilita per la Siria e la Turchia

Dal Masci alla Consulta comunale delle associazioni di Protezione civile, in città si fa rete per raccogliere beni di prima necessità da inviare alle popolazioni colpite dal terribile sisma del 6 febbraio scorso

Gli scatoloni già pieni sono stati chiusi e su ognuno è stato apposto un foglio su cui c’è scritto cosa contengono: in alcuni coperte, in altri indumenti. Su uno dei tanti c’è scritto “giacconi da donna”. Sono messi gli uni sugli altri contro le pareti, sopra e sotto i tavolini della sede scout di Sterpete. Sono decine e sono il simbolo della vicinanza e della solidarietà che la città di Foligno vuole manifestare alle popolazioni di Siria e Turchia colpite dal terribile terremoto del 6 febbraio scorso. Quello con epicentro nel distretto Pazarcık di Kahramanmaraş, al confine tra i due Paesi, che a quasi venti giorni di distanza dalla prima scossa, di magnitudo 7.8, registrata alle 4.17, contava oltre 50mila vittime. Interi palazzi sono crollati, si sono sbriciolati di fronte alla potenza del sisma, intere città sono state rase al suolo. Quello che resta sono solo macerie e migliaia di sopravvissuti che non hanno più nulla. Hanno perso le loro case, hanno perso tutti i loro beni, hanno perso i loro cari. La situazione è apparsa drammatica fin da subito, ma altrettanto celermente si è messa in moto la macchina degli aiuti. La Conferenza episcopale italiana ha immediatamente disposto un primo stanziamento di 550mila euro dai fondi dell’8xmille, erogati tramite Caritas Italiana. Ma sono anche tantissime le città del nostro Paese che si sono date da fare per le popolazioni terremotate. E tra queste c’è anche Foligno, che purtroppo conosce bene la paura quando, in piena notte, senti casa tremare e le drammatiche conseguenze che un terremoto può avere… (Continua…)

Di MARIA TRIPEPI

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