Fiumi e inquinamento: ecco i “sorvegliati speciali”
Pubblicati i dati Arpa sullo stato di salute dei corsi d’acqua. Dal rapporto emergono criticità per il Clitunno, il tratto finale del Topino ma anche per Marroggia e Teverone. Triclorometano rilevato in maniera diffusa in diversi corpi idrici della Valle Umbra
Si chiama “Valutazione dello stato ecologico e chimico dei corpi idrici fluviali” l’ultimo studio di Arpa Umbria riguardante la valutazione della qualità ambientale dei corpi idrici fluviali umbri.
Un rapporto chiuso a novembre e pubblicato a dicembre 2022 a conclusione del secondo e ultimo ciclo sessennale (2015-2020) di monitoraggio delle acque superficiali: i dati raccolti sono stati analizzati ed elaborati per l’aggiornamento dei Piani distrettuali di Gestione delle Risorse Idriche e del Piano regionale di Tutela delle Acque.
Dalle 119 pagine dell’articolato rapporto di studi emerge che quasi il 50% dei 144 corpi idrici fluviali umbri, corrispondenti ad uno sviluppo lineare di circa 1.000 km sui 2.120 totali, presenta “qualità ecologica compatibile con lo stato buono”. L’altra metà dei corpi idrici mostra, invece, alterazioni dell’ecosistema acquatico che ne condizionano il raggiungimento degli obiettivi fissati dalla cosiddetta Direttiva Acque. Tra questi circa il 10%, pari a 270 km lineari, presenta uno stato di qualità “fortemente compromesso”.
In particolare dei 144 corpi idrici fluvia- li individuati nello studio, 21 sono risultati “caratterizzati da alterazioni idromorfologiche significative” e sono stati designati come “fortemente modificati”…(Continua…)
Di FEDERICA MENGHINELLA
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