Schermata 2022-11-08 alle 08.39.40

Tutti gli intoppi del Superbonus

Il bilancio della fruizione del Superbonus 110% a Foligno ha più ombre che luci: pochi edifici ristrutturati e tanti problemi per burocrazia, reperimento di manovalanza e materie prime, oltre che per la cessione del credito

Basta girare per Foligno per rendersi conto che il Superbonus 110%, atteso come una misura che avrebbe cambiato il volto delle città italiane, è rimasto cosa per pochi. Su questo abbiamo raccolto due testimonianze di esperti del settore: quella di Mauro Loreti, presidente dell’Associazione geometri e geometri laureati del comprensorio di Foligno e dell’avvocato Annalisa Campagnacci.
“Un po’ abbiamo lavorato: qualche condominio importante e qualcuno più piccolo; qualche unifamiliare, ma di certo i cantieri non sono molti, la minima parte rispetto alla mole di edifici che necessiterebbero di un intervento”. Così Mauro Loreti, che aggiunge: “Il punto è che le società finanziarie come Deloitte non consentono più di caricare nuove pratiche e anche le ultime sono ferme: non viene più approvato nulla da fine giugno”. Al boom di richieste per il settore edile sembra seguire una fase di down. Una “bolla” al cui scoppiare potrebbe verificarsi una crisi di settore, che per ora è scongiurata grazie al Sisma Bonus. “In Umbria – spiega Loreti – abbiamo i cantieri per il sisma 2016: sono tanti da avviare e terminare. Se però non verranno prese contromisure a livello nazionale, la crisi che seguirà sarà imponente”.
Se all’inizio la stasi era dovuta anche alla difficoltà degli uffici comunali di sbrigare l’enorme numero di pratiche, finalizzate a verificare la conformità degli edifici, oggi con la Cilas la procedura si è snellita. “Il problema non risiede più nella burocrazia – spiega Loreti – è che le imprese sono poche, si è creata una bolla enorme e tanto lavoro, che non è possibile concludere nei termini”. Altro enorme problema quello della speculazione, “alla quale il Governo non ha saputo porre un freno“ con i prezzi di tutte le materie prime che sono lievitati.“Non è possibile che un cappotto che fino a 3-4 anni fa pagavamo una certa cifra oggi costi più del doppio. E così anche per il fotovoltaico. Non è stato posto nessun limite ai rialzi. L’acciaio è raddoppiato e di certo i prezzi non scenderanno più”.
Nonostante tutto i folignati continuano a chiedere di poter accedere al beneficio? “Qualcuno si – conclude Loreti – ma non per le unifamiliari: per loro il termine scade a fine anno e quindi chi non ha iniziato non ha possibilità di rientrarvi. Sui condomini qualcuno c’è, ma è poca cosa”.
Non solo difficile cessione del credito, costi lievitati, poca manovalanza e pochi tecnici e imprese per soddisfare la domanda nei termini prescritti: a complicare le cose arrivano tre sentenze della Corte di Cassazione che aprono alla possibilità di sequestro dei crediti ceduti alla banca come provvedimento cautelare. Una misura nei confronti degli intermediari finanziari per i procedimenti penali aperti contro le truffe sul Superbonus 110% e altri bonus edilizi. Ad analizzare le conseguenze di questa novità lo studio legale Campagnacci… (Continua)

di FEDERICA MENGHINELLA

TI INTERESSA QUESTO ARTICOLO?
Per leggerlo integralmente
ABBONATI ALL’EDIZIONE DIGITALE O CARTACEA
CLICCANDO QUI
OPPURE CERCA LA GAZZETTA DI FOLIGNO IN EDICOLA

0 shares

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Skip to content