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L’affido familiare: una risorsa per i minori

L’impegno delle Istituzioni a tutela dei bambini che vivono in situazioni svantaggiate

Il Comune di Foligno, l’ASL 3 dell’Umbria e l’ambito territoriale di Foligno, Spoleto e Norcia promuovono un corso di formazione per potenziare le risposte ai bisogni di crescita dei bambini che vivono in situazioni svantaggiate attraverso l’affido familiare. Si tratta di un intervento piuttosto delicato e di grandissima importanza, configurandosi come una soluzione “a termine”, di aiuto e sostegno al minore e alla sua famiglia che, temporaneamente, non è in grado di occuparsi delle sue necessità affettive, accuditive ed educative. Chiaramente, tale istituto vede più protagonisti: il minore affidato, la famiglia di origine, la famiglia affidataria, i servizi territoriali che seguono la complessa vicenda dell’affido e le associazioni delle famiglie affidatarie.

L’obiettivo del corso – del quale abbiamo parlato con l’Assessore alle politiche per l’infanzia, dott.ssa Maria Frigeri – è quello di garantire una formazione adeguata a tutti i soggetti coinvolti, creando una “comunità accogliente” entro la quale porre le basi per una maggiore diffusione dell’affido e per una sua sempre maggiore rispondenza alle esigenze del minore. Le problematiche principali che emergono sono infatti legate alla scarsità di risorse, ad una burocrazia spesso paralizzante e alle poche famiglie che si candidano ad accogliere minori in affido. In realtà non si tratta di una scelta semplice: la famiglia affidataria non può mai sostituirsi alla famiglia di origine, con la quale il bambino mantiene rapporti stabili attraverso i servizi territoriali fino al termine dell’affido, e spesso l’affido presenta difficoltà che possono essere affrontate solo con un’assistenza continua e qualificata da parte dei servizi territoriali e delle associazioni di famiglie affidatarie. Da ciò discende la necessità che ad essere formata sia tutta una rete di soggetti atti a porre in essere una “genitorialità diffusa”, in cui sia l’intera collettività ad essere sensibilizzata e a prendersi cura di tali situazioni difficili. Come ha sottolineato la prof.ssa Lia Sanicola dell’Università di Parma, l’affido familiare è una preziosa testimonianza del ruolo che una famiglia può svolgere nella nostra società, estendendo la paternità e la maternità oltre i confini del proprio nucleo fino a supplire, con estremo rispetto dei ruoli, alle temporanee carenze di altre famiglie. Il primo incontro ha avuto luogo a Palazzo Trinci nella mattinata del 21 marzo; gli altri seguiranno il 6 aprile, il 5 maggio e l’8 giugno presso il Ridotto dell’Auditorium San Domenico. Per saperne di più, ci si può rivolgere al Servizio Affido Familiare presso l’Area Servizi Sociali del Comune di Foligno (capofila dell’ambito), in Via Oberdan 119.

Gazzetta di Foligno – FABIO MASSIMO MATTONI

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