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In difesa del Topino nuovo esposto di Legambiente alla magistratura

Compromissione del corso d’acqua per assenza del flusso minimo vitale, disastro ambientale e omesso recupero: l’associazione deposita un’altra denuncia a tutela del fiume. Il presidente Novelli: “si faccia finalmente luce su questa vicenda”

Dopo l’esposto di Impegno Civile, il fiume Topino e la sua agonia sono al centro di una nuova denuncia depositata lo scorso 28 giugno da Legambiente Foligno. Al centro del documento le rilevazioni che già nel 2020 e nel 2021 avrebbero attestato l’assenza del flusso minimo vitale nel fiume. Il presidente del circolo di Foligno, Marco Novelli, nel documento indirizzato alle Procure di Perugia e Spoleto, al ministero dell’Ambiente, alla Corte dei Conti e ai carabinieri del Noe di Perugia denuncia anche l’impossibilità di sapere a quanto ammontano – in questo momento di grave crisi idrica – i prelievi dalle sorgenti.

“ASSENTE IL FLUSSO MINIMO VITALE”

Nell’esposto, Legambiente Foligno chiede alle Procure opportune indagini al fine di valutare la sussistenza di eventuali estremi penalmente rilevanti. In particolare i rilievi della portata effettuati da Legambiente Umbria, con il supporto tecnico e scientifico del Dipartimento di Chimica, biologia e biotecnologie dell’Università di Perugia presso la “stazione Bevagna”, avevano evidenziato “una carenza severa di acque superficiali del fiume Topino, che presuppone l’assenza del minimo vitale, stabilito secondo il piano di tutela delle acque in 790 litri al secondo”.

Le rilevazioni condotte rispettivamente il 13 luglio 2020, il 4 agosto 2020 e il 5 agosto 2021 hanno dato i risultati di 171, 100 e 422 litri al secondo. Tre dati che descrivevano una fortissima criticità e tutti ampiamente al di sotto del minimo vitale, indicatori del pregiudizio per la vita del fiume. Nell’esposto sono citati i reati di inquinamento ambientale (per compromissione o deterioramento significativo della risorsa idrica); di disastro ambientale e di omesso recupero, chiedendo alle Procure di individuare i responsabili e procedere nei loro confronti. Da Legambiente Foligno l’ipotesi anche di costituirsi parte civile…

Di FEDERICA MENGHINELLA

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