Un nuovo tassello per tornare a splendere
La frazione di Pale festeggia il restauro dell’altare della Madonna del Rosario conservato all’interno della chiesa di san Biagio, grazie al cospicuo intervento della Fondazione Cassa di Risparmio di Foligno
Una festa speciale. È quella che hanno vissuto gli abitanti di Pale e, più in generale, tutta la montagna di Foligno. In occasione della festa del patrono San Biagio, la frazione ha potuto finalmente vedere da vicino i lavori di restauro che hanno interessato l’altare ligneo della Madonna del Rosario. La sistemazione della tela e delle parti in legno è stata resa possibile grazie all’importante contributo della Fondazione Cassa di Risparmio di Foligno, che ha stanziato 43mila euro. Quella che il vescovo Gualtiero Sigismondi definì la “cattedrale della montagna”, ritrova dunque un nuovo e importante tassello per tornare a splendere. E per rendere ancora più preziosi i festeggiamenti, non è voluto mancare nemmeno l’attuale vescovo della Diocesi, monsignor Domenico Sorrentino. La festa è stata aperta dai vespri, per poi proseguire con l’inaugurazione vera e propria dell’altare che ritrae la Madonna del Rosario. Una figura molto cara al vescovo Sorrentino, che in passato fu nominato da papa Giovanni Paolo II delegato pontificio per il Santuario della Beata Vergine del Rosario di Pompei. E proprio dal Rosario il vescovo ha preso spunto per rivolgersi ai fedeli: “È una preghiera così tradizionale ma così smarrita nella pratica delle famiglie – ha detto il presule -. Il Rosario serve a rileggere il Vangelo con il cuore di Maria: chi più della mamma sa spiegare il figlio?”. Quello di Pale per il vescovo è stato “un evento generativo all’insegna della famiglia e della gioia”, che deve avere come obiettivo anche quello di “tornare a leggere il Vangelo di Gesù”, come indicato dallo stesso Sorrentino nella lettera pastorale inviata alla diocesi di Foligno. “Come comunità diocesana – ha sottolineato Sorrentino – abbiamo assunto l’impegno di tornare al Vangelo di Gesù affinché sia di nuovo amato, come ci ha insegnato anche San Biagio”. A ripercorrere le tappe che hanno condotto al restauro – realizzato dalla ditta di Pierangelo Fiacchi – è stato Piergiorgio Selvi. “Per questa comunità è un sogno che si realizza e un motivo di grande gioia. Pensare a ciò che i nostri padri ci hanno lasciato con tante fatiche deve essere per noi uno stimolo per preservare la bellezza alle generazioni future”. Dopo i danni del sisma del 1997, la chiesa di San Biagio di Pale ha beneficiato di diversi restauri, anche se tanto c’è ancora da fare. A prendere la parola anche Umberto Nazzareno Tonti, presidente della Fondazione Cassa di Risparmio di Foligno…
di FABIO LUCCIOLI
TI INTERESSA QUESTO ARTICOLO?
Per leggerlo integralmente
ABBONATI ALL’EDIZIONE DIGITALE O CARTACEA
CLICCANDO QUI
OPPURE CERCA LA GAZZETTA DI FOLIGNO IN EDICOLA